Il Settore Musei Civici Bologna aderisce alla Settimana della Cultura d’Impresa, la rassegna annuale di eventi promossa da Confindustria per approfondire i temi relativi alla cultura d’impresa.
Tema centrale della ventitreesima edizione, in programma dal 14 al 28 novembre 2024, è “Mani che pensano. Intelligenza Artificiale, arte e cultura per il rilancio dell’impresa”.
La partecipazione all’iniziativa è la prima attività attuata nell’ambito della recente adesione del Settore Musei Civici Bologna, in qualità di Sostenitore Istituzionale, a Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa nata nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria che riunisce 150 istituzioni, archivi e musei d’impresa, con lo scopo di salvaguardare la memoria, valorizzare le testimonianze della storia produttiva e imprenditoriale, e promuovere la responsabilità culturale d’impresa.
Con le loro eterogenee collezioni, i Musei Civici felsinei offrono un ricco a articolato racconto dell’intera storia dell’area metropolitana bolognese – dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea – promosso e valorizzato attraverso un’ampia offerta culturale ed educativa rivolta a differenti target di pubblico.
Sono sei gli eventi dei Musei Civici bolognesi proposti per la ventitreesima edizione della Settimana della Cultura d’Impresa.
Progetti, mostre, collezioni
• ART BEATS – I Musei di Bologna in Musica
16/17 novembre 2024
Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
Museo Civico Medievale | Via Alessandro Manzoni 4
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44
Il progetto nasce dalla co-progettazione culturale tra Settore Musei Civici Bologna e dB Technologies – marchio di AEB Industriale, azienda leader internazionale nel settore dell’audio professionale con sede a Crespellano (BO) – per offrire una nuova esperienza di fruizione del patrimonio museale attraverso il linguaggio della creatività musicale contemporanea.
La seconda edizione, in programma nei due fine settimana del 9/10 e 16/17 novembre 2024, è all’insegna della creatività e della sperimentazione nel campo della musica elettronica con installazioni sonore site-specific e performance live inedite nelle sedi museali coinvolte, eccezionalmente aperte con ingresso gratuito.
Il progetto ART BEATS – I Musei di Bologna in Musica è realizzato in collaborazione con Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna e SMA – Sistema Museale di Ateneo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (con la partecipazione del Museo di Palazzo Poggi) e sviluppato con il supporto di Laboratorio delle Idee.
Info: www.artbeats.it | www.museibologna.it
• Contemporary Museum Watching. Alex Trusty Photographer
16 novembre 2024 – 16 febbraio 2025
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
La personale del fotografo Alex Trusty, a cura di Luciano Bolzoni, vuole essere un vero e proprio omaggio al processo artistico e alla fruizione delle opere d’arte.
Contemporary Museum Watching raccoglie oltre 50 scatti – tratti da una selezione di circa 25.000 fotografie realizzate nell’arco di quasi dieci anni (2015-2024) in oltre 80 musei in tutto il mondo – che ritraggono gli spettatori in contemplazione davanti alle opere d’arte.
Dopo il successo di pubblico e di critica riscontrato la scorsa primavera a Palazzo Reale di Milano, la tappa bolognese di Contemporary Museum Watching – iniziativa promossa da Associazione Culturale Phos Contemporary Photography Culture in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica – è resa possibile grazie al contributo di UniCredit, Main Sponsor dell’iniziativa. Si ringrazia Bologna Welcome.
Info: www.museibologna.it/collezionicomunali
• All’ascolto del mondo
Fino al 12 gennaio 2025
Museo internazionale e biblioteca della musica | Strada Maggiore 34
La mostra dossier dedicata a Guglielmo Marconi, geniale inventore delle telecomunicazioni senza fili, ne mette in evidenza le doti di imprenditore illuminato, pioniere della radio e della televisione, che ha influenzato sia la comunicazione che la musica.
In nove sezioni tematiche vengono ripercorse le “avventure” di Marconi a partire dal lancio del primo segnale transoceanico tra la Gran Bretagna e il Canada nel 1901 e dalla costituzione in tutto il mondo delle prime società per la produzione delle prime unità
trasmittenti e riceventi.
L’esposizione, curata da Oderso Rubini e Franco Severi, si inserisce nelle iniziative organizzate per il 20° anniversario del Museo internazionale e biblioteca della musica ed è promossa in collaborazione con Musicalia Museo della Musica Meccanica e AMMI Associazione Musica Meccanica Italiana (Cesena), con il sostegno di Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura e Paesaggio e con il patrocinio e il sostegno del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi.
Il progetto espositivo è integrato dall’app Guglielmo Marconi – All’ascolto del mondo sviluppata dallo sponsor tecnico Touchlabs e disponibile gratuitamente su Play Store per i sistemi Android e su App Store per i dispositivi Apple.
Grazie all’app VisitAR Bologna, l’esperienza di visita alla mostra può essere inoltre arricchita da due itinerari – La città di Marconi e Marconi fuori porta – che raccontano il legame tra l’inventore e la città attraverso 16 punti punti di interesse in città e nell’area metropolitana. VisitAR Bologna è sviluppata nell’ambito del progetto CTE COBO, il centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G del Comune di Bologna, in collaborazione con TIM Enterprise, ed è disponibile gratuitamente su Play Store per i sistemi Android e su App Store per i dispositivi Apple.
Info: www.museibologna.it/musica
• Moto bolognesi M.M.: la collezione Tozzi e Mazzetti
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
Grazie a un comodato decennale sottoscritto nel 2023, il Museo del Patrimonio Industriale ospita una sezione espositiva con 18 motociclette prodotte dal leggendario marchio M.M., la più illustre e titolata casa costruttrice bolognese attiva tra il 1924 e il 1958.
L’esposizione al pubblico rappresenta il coronamento di un lungo percorso che ha coinvolto la famiglia del fondatore Mario Mazzetti, in particolare nelle persone della figlia Mirella e del genero Giampaolo Tozzi, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare la figura di uno dei più importanti tecnici progettisti del motociclismo bolognese e una storia imprenditoriale dai risvolti tecnici e sportivi di altissimo livello.
Della collezione fa inoltre parte l’ingente documentazione aziendale dell’Archivio Mazzetti Tozzi (cataloghi, dépliant, fotografie, disegni tecnici e brevetti), diventata un punto di riferimento imprescindibile per tutti gli appassionati e collezionisti, da cui ha preso vita il Registro Storico M.M.
La sezione dedicata alla vicenda costruttiva della M.M. arricchisce gli spazi espositivi permanenti del Museo del Patrimonio Industriale dedicati alla motoristica, in cui sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di altre importanti aziende (G.D, F.B.M., Minarelli, Ducati, Idroflex, Marzocchi, Verlicchi), a testimonianza del ruolo preminente che il polo produttivo dell’area bolognese – terra di motori per eccellenza – ha svolto per tutto il Novecento, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Visite guidate
• Vivere a Bologna nell’Ottocento
Domenica 24 novembre 2024 ore 16.00
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
Dal XV secolo l’industria serica bolognese, grazie all’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche e di processo, si afferma come eccellenza, esportando veli e filati in tutta Europa. Alla fine del XVIII secolo quest’industria entra in una profonda crisi, che ha un forte impatto sull’economia e sulla società di allora.
Come risollevare le sorti della città, che si trovava a vivere una fase di deindustrializzazione? La formazione tecnica e l’innovazione ebbero un ruolo strategico nel nuovo modello di sviluppo.
La visita guidata propone un percorso tra le collezioni del Museo del Patrimonio Industriale per ricostruire i cambiamenti sociali, urbanistici, economici e storici che, nel corso del XIX secolo, hanno modificato radicalmente l’aspetto della città, le abitudini e i modi di vita dei bolognesi.
Prenotazioni: 051 6356611 | museopat@comune.bologna.it
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Patrimoni digitali
• Google Arts & Culture
Dal 26 novembre 2024 i Musei Civici Bologna saranno presenti su Google Arts & Culture, piattaforma che consente alle organizzazioni culturali di esporre e condividere i loro tesori culturali e le loro storie con un pubblico globale online. Gli utenti possono cercare o scoprire opere d’arte, punti di riferimento e siti del patrimonio mondiale, nonché esposizioni digitali che raccontano le storie racchiuse negli archivi di enti culturali di tutto il mondo.
Le collezioni saranno presentate con oltre 120 immagini e 5 storie tematiche trasversali alle sei aree disciplinari, con l’obiettivo di rendere il patrimonio accessibile a chiunque, ovunque.
Info: www.museibologna.it | artsandculture.google.com