A Grizzana Morandi, in provincia di Bologna sorge un castello da favola che si potrà visitare starordinariamente lunedì 30 aprile 2018…
Il castello comunemente definito “Rocchetta Mattei” deve il suo nome al Conte Cesare Mattei (1809-1886) che lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente all’XIII secolo, la Rocca di Savignano, appartenuto probabilmente a Matilde di Canossa.
La struttura del castello fu modificata più volte dal conte durante la sua vita, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi, dal medievale al moresco, dal liberty al gotico.
Evidenti i richiami decorativi a costruzioni quali l’Alhambra di Granada per il Cortile dei Leoni e la Grande Moschea di Cordoba per la cappella dove il conte è sepolto.
Grazie all’accordo tra la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Comune di Grizzana Morandi, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e la Città Metropolitana e con la preziosa collaborazione delle associazioni locali, la Rocchetta Mattei ha riaperto al pubblico il 9 agosto 2015.
La prima pietra del castello
Nel 1850 Cesare Mattei acquistò i terreni dove sorgevano le rovine dell’antica Rocca di Savignano e il 5 novembre dello stesso anno pose la prima pietra del castello che avrebbe chiamato “Rocchetta”, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859 dirigendone personalmente la costruzione che sarebbe stata completata solo nel 1875.
All’interno della Rocchetta il conte condusse una vita da castellano medievale, con tanto di corte e buffone. Qui cominciò a dedicarsi allo studio e alla pratica della medicina omeopatica, subendone rapidamente un irresistibile fascino.
Seppure non laureato (per non incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione operò sempre alla presenza di un medico) il conte Mattei provava una viva attrazione per le scienze mediche: sfruttando sapientemente i mezzi dei quali disponeva e la buona affermazione che l’omeopatia andava registrando nell’Italia della seconda metà del secolo, riuscì a pubblicizzare e valorizzare in breve tempo un nuovo, personale metodo terapeutico, che chiamò elettromeopatia e dichiarò ottimo rimedio per un gran numero di patologie, in modo particolare per il cancro. Essa consisteva, in buona sostanza, in una sorta di mescolanza di omeopatia e di fitoterapia, di alchimia e di magnetismo.
Alcune curiosità
Distante circa 1200 metri dalla stazione di Riola, nel comune di Grizzana Morandi, Rocchetta Mattei è un gioiello incastonato nell’Appennino bolognese. Si presenta come un intreccio labirintico di camere dai variopinti stili, torri e scalette, per via delle molteplici modifiche apportate nel tempo dai vari proprietari che si sono alternati.
Dal 1986 è sotto la sua tutela della soprintendenza dei beni culturali.
Castello della Rocchetta, dopo vari tentativi di cederlo al Comune di Bologna o ad altri enti, conclusero le vendita con un commerciante locale Primo Stefanelli detto “Il Mercantone”. Quest’ultimo dopo aver aggiunto particolari inesistenti in precedenza come prigioni, pozzo a rasoio e altro ancora lo gestì fino a quando non venne chiusa per problemi di stabilità e sicurezza.
Nel 1986 il castello è stato chiuso perchè sono state riscontrate irregolarità e fino al 2005 è rimasto in stato di abbandono.
Nell’ottobre del 2005 il castello è stato venduto alla Fondazione Carisbo che si è impegnata nei lavori di restauro affinchè possa essere riaperto al pubblico. Nel 2005 la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo) acquistò il castello e dopo un accurato studio progettuale ne iniziò il consolidamento ed un fedele restauro giunto a tuttoggi a circa 2/3 del totale.