Con un cantiere di restauro aperto al pubblico nei giorni 2 e 3 ottobre 2024, prende avvio il progetto di salvaguardia e valorizzazione di un raro sgabello in avorio, tra i più importanti reperti dell’antica Bologna etrusca, appartenente alle collezioni del Museo Civico Archeologico di Bologna.
L’intervento nasce dalla collaborazione culturale con il Rotary Club Bologna Est in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione.
Le giornate proseguiranno con una serie di attività di restauro, indagine e ricostruzione virtuale che consentiranno di conoscere l’oggetto e il suo contesto archeologico con una narrazione più stimolante e coinvolgente nel rispetto del rigore metodologico.
Lo sgabello in avorio, oggetto dell’intervento di restauro, è parte del ricco corredo rinvenuto in una tomba etrusca portata alla luce nel 1887 dall’allora direttore del Museo Archeologico Edoardo Brizio (Torino, 1846 – Bologna, 1907) nel parco dei Giardini Margherita, in occasione dei lavori di sistemazione per accogliere i padiglioni dell’Esposizione Emiliana nel 1888. Già in precedenza l’area aveva restituito 172 tombe di epoca etrusca e, dopo lo scavo di Brizio, le indagini archeologiche proseguirono fino agli anni 80 del XX secolo, per restituire complessivamente oltre 230 tombe databili tra la seconda metà del VI e gli inizi del IV secolo a.C.
In occasione del trasferimento del manufatto dal Salone Etrusco del museo, dove si trova esposto, al laboratorio di restauro della ditta Kriterion, mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024 dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 il pubblico potrà assistere alle operazioni di documentazione e smontaggio e avere un momento di informazione e scambio con le restauratrici Isabella Rimondi, Silvia Ferucci e Elena Betti, disponibili a rispondere a domande e curiosità.
Il progetto Nelle terre dei Rasna prevede inoltre la realizzazione di una postazione multimediale in lingua italiana e inglese che racconta il reperto in relazione al suo contesto storico e culturale di rinvenimento, con l’obiettivo di rendere l’esperienza di visita e fruizione museale ancora più inclusiva, accessibile e interattiva. L’apparato digitale, ideato e sviluppato da Publics ICC, sarà fruibile dalla primavera 2025.
Museo Civico Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2 – Bologna