Le molte attrattive e luoghi d’interesse di Bologna sono noti, ciò che forse non si sa è che anche i dintorni della città sono ricchi di edifici storici, riserve naturali e paesini caratteristici a cui vale davvero la pena dare un’occhiata,
subito dopo aver ammirato le bellezze del centro cittadino.
Facendo soltanto una breve gita fuori porta, o spingendosi un po’ più lontano, in provincia, ci si può trovare di fronte a stupendi paesaggi, borghi suggestivi e scenari inaspettati, come quelli che andiamo ad elencarvi.
Rocca di Dozza, Dozza Imolese. Il borgo medievale di Dozza è uno dei cento “Borghi più Belli d’Italia”. Situato a 25 chilometri a sud di Bologna, sul crinale di una collina che domina la valle del fiume Sellustra è conosciuto soprattutto per la Biennale del Muro Dipinto, che si svolge ogni anno a settembre, che fa di Dozza un vero e proprio museo a cielo aperto, con oltre un centinaio di opere che colorano i muri delle case, le strade e le piazze. La Rocca di Dozza è un complesso monumentale di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare. A partire dal 1960 la Rocca è di proprietà del Comune, che ne ha fatto una Casa Museo aperta al pubblico. Essa è il cuore e il simbolo della città, la sua presenza ha infatti fortemente condizionato la forma dell’abitato di Dozza, un borgo castellano che le si distende innanzi e che raccoglie in essa la sua memoria storica
Borgo di San Pietro, Comune di Ozzano dell’Emilia. Sulle prime colline di Ozzano, ai confini con il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei calanchi dell’Abbadessa, sorge il grazioso, minuscolo borgo di San Pietro. All’interno delle mura esistevano due chiese, la chiesa di San Lorenzo e la chiesa di San Pietro. Solo quest’ultima esiste ancora, con facciata ridisegnata nel 1926 dall’architetto Edoardo Collamarini. Di quell’epoca inoltre resta ancora la bella torre, recentemente restaurata, che faceva parte delle mura del castello.
Selva Malvezzi, Via Selva, Molinella. In una frazione di Molinella si trova il borgo quattrocentesco di Selva Malvezzi, un vero e proprio complesso feudale dell’omonima potente famiglia nobiliare che a Bologna possedeva Palazzo Malvezzi, sede dell’Amministrazione Provinciale fin dal XIX secolo. Il borgo, che deve il suo nome al fatto di sorgere in una zona un tempo boscosa e selvaggia fu rimaneggiato nel XVII secolo, ma ha comunque conservato l’aspetto originario. Notevoli il seicentesco palazzo padronale, con lo scalone a doppia rampa che consentiva l’accesso diversificato a persone e animali, e il palazzo del Governatore con la splendida facciata arricchita dall’orologio e dalla campana.
Rocca Sforzesca – Imola
La rocca costituisce uno splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento, le sue origini risalgono infatti al 1261. Sul perimetro della struttura originaria s’impostavano ben nove torri quadrangolari, ma solo una decima torre, il mastio, campeggia tuttora al centro del cortile interno. Fu destinata a prevalente uso carcerario tra XVI e XX secolo. Riaperta al pubblico nel 1973, conserva all’interno una preziosa collezione di ceramiche e armi, costituita da circa seicento pezzi tra armi bianche, difensive e da fuoco.
Parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone
Il Parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone è un’area protetta istituita nel 1995 che sorge sull’Appennino bolognese, al confine con la Toscana, attorno a due ampi bacini artificiali realizzati a partire dai primi del Novecento a scopo idroelettrico: il lago di Suviana, contornato da una folta pineta, e il bacino del Brasimone, con le sponde erbose. Questo bacino artificiale è stato costruito nel 1932, per dare energia idroelettrica alla rete ferroviaria della Bologna-Firenze. La diga, alta oltre 90 metri ospita il lago più grande della provincia le cui acque si estendono per circa 1,5 km. Il lago viene utilizzato non soltanto per la produzione di energia idroelettrica ma anche per attività balneari e per sport acquatici; è infatti attrezzato con vari punti di ristoro e con strutture balneari che lo rendono un luogo di villeggiatura nella stagione estiva.
Rocchetta Mattei – Grizzana Morandi
La Rocchetta Mattei è una rocca situata sull’Appennino settentrionale, su di un’altura posta a 407 metri sul livello del mare, in località Savignano nel comune di Grizzana Morandi, sulla strada statale nº 64 Porrettana. Costruita nella seconda metà del XIX secolo, eretta sui ruderi di una antica rocca a metà dell’ottocento da un eccentrico nobiluomo, la rocchetta è di singolare interesse poiché presenta una molteplicità di stili architettonici diversi, dal medievale al moresco. Oggi, dopo oltre dieci anni di restauro, è visitabile su prenotazione nei week-end.
Ponte Alidosi – Castel del Rio
Si erge sul fiume Santerno da più di cinquecento anni. Il ponte presenta una particolare struttura a schiena d’asino con un’unica arcata di 42 metri e una freccia di 19 metri. Commissionato da Obizzo Alidosi nel 1499, il Ponte simboleggiava la potenza e la solidità della famiglia, riconquistate dopo un periodo di stagnazione. Il ponte, ancora carrabile, collega un’antica strada che costeggia il fiume. All’interno della struttura, cinque stanze, probabilmente realizzate per motivi strutturali, consentivano alle guardie la riscossione delle gabelle e la possibilità di rinchiudere prigionieri e sono oggi adibite a spazio espositivo.
Parco delle stelle – Loiano
Il parco si estende tra due strutture, sedi della Stazione Astronomica di Loiano, ospitanti veri e propri telescopi ottici: lo storico Zeiss degli anni ’30, e il più recente “G. Domenico Cassini”, quest’ultimo secondo in Italia per dimensioni e utilizzato per la ricerca. Lungo il sentiero boschivo, è stato realizzato quindi il “Parco delle Stelle”: un vero e proprio parco astronomico polivalente, dotato di un modello in scala del Sistema Solare esteso alcune centinaia di metri, un Calendario Cosmico, una meridiana, una serie di pannelli grafici con informazioni astronomiche, un Planetario digitale e, per ultima, una sala didattica con exhibit e proiezioni immersive.
Monteveglio antica – Valsamoggia
In una delle città più note della Valsamoggia risiede questo borgo di interesse storico unico nella zona. Il borgo, un tempo fortificazione militare, offre uno splendido panorama e vanta un’imponente abbazia. Sulla sommità del colle di Monteveglio si erge infatti la mole imponente dell’Abbazia di Monteveglio, eretta tra il XII e il XIII secolo, accanto alla quale si sviluppò l’antico borgo. Entrambi erano protetti da un castello con ampia cinta muraria, del quale resta solo la porta d’ingresso ornata da una torre trecentesca. Il colle dell’Abbazia e la zona circostante per un totale di 15 ettari, ricchi di flora particolare e di fauna (in particolare volatili) esclusiva nella zona, sono stati costituiti in Parco regionale dell’Abbazia di Monteveglio, di 900 ettari, con numerosi percorsi tra boschi e calanchi.
Contrafforte pliocenico – Monte Adone
La Riserva naturale Contrafforte Pliocenico È un’area naturale protetta sorta nel 2006 che ha un’estensione di circa 757 ettari. Si sovrappone parzialmente con il più ampio sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale denominato “Contrafforte pliocenico” l’insieme di rupi rocciose in pietra arenaria che si snodano come un bastione naturale tra le valli dei fiumi Setta, Reno, Savena, Zena e Idice.
Le rocce costituenti il Contrafforte sono il risultato della sedimentazione di sabbie e ghiaie trasportate dai torrenti appenninici all’interno di un ampio golfo marino che nel Pliocene (tra i 5 i 2 milioni di anni fa), interessava vasta parte dell’attuale Appennino Bolognese e conservano importanti testimonianze fossili. Le pareti strapiombanti del monte Adone sono frequentate da comunità di arrampicatori per gran parte dell’anno. Numerosi anche i sentieri tracciati e percorribili che attraversano l’area.