Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 8 a giovedì 14 dicembre.
Musei aperti con orario festivo anche venerdì 8 dicembre.
IN EVIDENZA
– sabato 9 dicembre
ore 12:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“Riduzioni d’autore. Verdi e Wagner nelle edizioni Ricordi e Lucca, tra pirateria musicale ed hausmusik”
Visita guidata con Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Durante il XIX secolo, lo sviluppo del pianoforte come strumento da salotto, con la sua versatilità alla riduzione di più parti strumentali nella medesima tastiera, è all’origine di una vastissimo catalogo di musiche per piano e voce che attingono alle più celebri arie del melodramma.
In questa novità si inscrivono sia l’ascesa imprenditoriale di case editrici come Ricordi (alla quale è legata la carriera di Verdi) e Lucca (competitor della Ricordi e artefice della diffusione del “wagnerismo” in Italia), sia la complessa e controversa relazione fra creazione, diffusione, fruizione, diritti d’autore, nella musica dell’Ottocento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/musica
– mercoledì 13 dicembre
ore 12:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“Adrian Paci. Corpo”
Visita guidata con Veronica Ceruti, responabile Servizi educativi istituzione Bologna Musei.
La visita guidata tratterà il tema del corpo dell’artista come veicolo per narrazioni intime e universali. L’opera di Adrian Paci tocca tematiche attuali: la perdita, l’abbandono della propria terra per affrontare nuove realtà e il futuro che si desidera. I suoi lavori non raccontano solo una storia personale, ma portano alla luce arg omenti universali toccando i sentimenti più profondi.
Le fotografie esposte al MAMbo, in cui si mostra con un tetto ribaltato sulle spalle, rendono evidente il sacrificio dell’abbandono di ciò che riteniamo più prezioso, di ciò che conosciamo, di coloro che amiamo per la necessità che ci spinge verso l’ignoto, il dubbio, un nuovo inizio.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
– sabato 9 dicembre
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Robot”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Un affascinante incontro per muovere i primi passi nel mondo della robotica e scoprire, divertendosi, cosa siano in grado di fare i robot e quali siano i loro principali ambiti di utilizzo.
Partendo dai primi automi del periodo rinascimentale utilizzati per stupire durante gli spettacoli e passando poi a illustrare gli scrivani meccanici del Settecento, si arriverà a mostrare come droidi e androidi non siano solo personaggi del nostro immaginario ma macchine sofisticate usate oggi per aiutare gli umani in situazioni di pericolo o nella gestione del quotidiano come l’assistenza agli anziani o ai malati tra le corsie di un ospedale.
Con semplici esperimenti sarà possibile poi provare quanto sia articolata la programmazione di un automa e lo sviluppo di un programma di istruzioni e di come si sia evoluta la tecnica di spostamento e di deambulazione di queste macchine.
L’animazione prevede l’utilizzo di semplici modelli di robot e l’analisi di spezzoni di film di fantascienza e brevi cartoni animati.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 7 dicembre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– domenica 10 dicembre
ore 16:00 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti
“Il mio sogno nel cassetto”
Laboratorio per bambini da 4 a 7 anni.
Apertura straordinaria del museo dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
Una sbirciatina nei cassetti del museo ci aiuterà a viaggiare nel passato e a rivivere insieme i desideri, le attese, e i sogni ad occhi aperti di nonni, zie, dade e bambini di tanto tanto tempo fa. E il tuo più grande sogno qual è? Proviamo a racchiuderlo in un cassetto speciale e personalizzato lasciandoci suggestionare dall’arrivo del Natale!
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le 12 del venerdì precedente l’appuntamento) oppure allo 051 2193916 (dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 15:00) o allo 051 2193933 (martedì e giovedì, dalle 13:00 alle 17:00)
Ingresso: € 5,00 a bambino
Info: www.museibologna.it/arteantica
– giovedì 14 dicembre
ore 17:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Per il ciclo Giovedì sotto l’albero. Pomeriggi d’Arte al MAMbo per bambini dai 5 agli 11 anni. Laboratori a tema per giocare con l’arte e la creatività
“Una caramella è per sempre”
Un laboratorio dedicato alla mostra “I gioielli di Elsa” a cura di Canicola Edizioni. A partire dallo straordinario libro a fumetti dell’autrice e illustratrice Sarah Mazzetti e dalle più originali creazioni di designer e stilisti, ci divertiremo a progettare e realizzare dolcissimi gioielli da regalare durante le feste o da indossare nelle occasioni più speciali.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– venerdì 8 dicembre
ore 10:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti”
Visita guidata alla mostra con Nicoletta Barberini Mengoli, co-curatrice.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11:00-16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della rassegna Il pane tra città e contado. Percorsi tra Bologna e Bentivoglio
“Dal sostegno del Battiferro al Castello di Bentivoglio passando per Villa Smeraldi”
Con un bus privato, seguendo idealmente il canale Navile, si raggiunge l’ottocentesca Villa Smeraldi, sede del Museo della Civiltà Contadina di S. Marino di Bentivoglio dove si visiterà la sezione dedicata al frumento: la più importante delle colture praticate nei poderi della pianura bolognese, da cui dipendeva l’approvvigionamento dei ceti popolari della campagna e della città. Per il pranzo libero ci si sposta a Bentivoglio tra i banchetti del Mercatino di Natale per poi visitare il Castello di Giovanni II Bentivoglio, dimora rinascimentale di villeggiatura che conserva una perla dell’arte del Quattrocento: la Sala del Pane, uno straordinario e insolito ciclo di affreschi che ripercorre le varie fasi della panificazione, dalla semina fino al banchetto di corte.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di mercoledì 6 dicembre).
La rassegna “Il pane tra città e contado. Percorsi tra Bologna e Bentivoglio” è realizzata dal Museo del Patrimonio Industriale e dall’Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina con il sostegno di IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Bambini nell’antico Egitto”
Visita guidata a cura degli archeologi di Aster.
Nella visita guidata verranno ripercorse le tappe della nascita e della vita di un bambino nell’Egitto antico dal concepimento all’infanzia.
Il percorso alterna brevi letture di testi antichi che raccontano del rapporto tra madre e figlio alla visione di reperti del museo legati alla tutela della gravidanza, della nascita e del primo momento di vita.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 3,00). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“Bologna culla del violoncello?”
Per Road to Rostropovich, dedicato a Mstislav Rostropovich (1927-2007), lezione musicale con Marc Vanscheeuwijck, violoncello.
Mstislav Rostropovich è uno degli artisti-simbolo nella storia europea del secondo Novecento: indimenticabile nel suo assolo nel 1989 davanti al muro di Berlino che crollava…
Forse non tutti sanno che egli fu anche molto legato al Museo della Musica, di cui tenne a battesimo la sala eventi nel 2004, nonché alla città di Bologna, considerata una delle culle del violoncello.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica
Ingresso: € 6,00 intero / € 5,00 ridotto (possessori Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni)
Info: www.museibologna.it/musica
– sabato 9 dicembre
ore 15:00-18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“The cello that tore down the wall”
Per Road to Rostropovich, dedicato a Mstislav Rostropovich (1927-2007), Promenade Cello Ensemble in concerto.
Il concerto di chiusura della rassegna è affidato ai giovani e talentuosi musicisti del Promenade, ensemble cameristico totale costituito da allievi emergenti capaci di affrontare sia programmi classici che repertori innovativi dedicati alla trascrizione di celebri capolavori musicali.
Il programma, che spazia tra autori diversi, è eseguito sulle trascrizioni del M° David Vicentini.
È possibile prenotare i biglietti dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica
– domenica 10 dicembre
ore 10:30 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Mito, politica e allegoria intorno al Nettuno”
Viaita guidata a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 10:30 e ore 15:30 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Musica da vedere… di domenica!”
Visita guidata “a domande aperte” alla scoperta delle collezioni del Museo della Musica con Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Mozart sbagliava i compiti? La tastiera perfetta è insuonabile? Wagner era cittadino bolognese? Nell’orchestra di Respighi c’era un giradischi?
Non lo sapete? Allora non potete perdere “Musica da vedere”, le speciali visite guidate domenicali “a rilascio prolungato” in cui il personale del museo sarà a vostra disposizione per rispondere a queste domande e a tutte quelle che vi saltano in mente sulle nostre collezioni: un percorso guidato (ma non troppo) attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendido palazzo storico sede del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:00-18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Storie di antichi bolognesi dal lapidario romano”
Visita guidata con Federica Guidi.
Anche la pietra può avere molto da raccontare; bisogna saper “ascoltare” le parole incise direttamente dai protagonisti, per ricostruitre le storie dei nostri concittadini di 2000 anni fa.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 3,00). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Se il Canale potesse parlare… storie di quando Bologna viveva sull’acqua”
Visita guidata per famiglie.
Lo studio dei documenti d’archivio e delle fonti iconografiche ha consentito di ricostruire e visualizzare con filmati, postazioni interattive, plastici e modelli funzionanti la storia, ancora per alcuni aspetti sconosciuta, di quando Bologna viveva sull’acqua.
Risale, infatti, alla fine del XII secolo la realizzazione di un complesso sistema idraulico artificiale, oggi in gran parte nascosto, composto da chiuse, canali e chiaviche che distribuivano a rete l’acqua in città, consentendo l’uso della risorsa idrica come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici. Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, espressione tra le più alte di tecnologia preindustriale, utilizzato per la torcitura del filo di seta col quale si poteva ottenere il velo. Tale prodotto, ampiamente commercializzato e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale, rese celebre Bologna per oltre quattro secoli in tutta Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di giovedì 7 dicembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo anche accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei. Il percorso, recentemente rinnovato, include anche una sezione specificamente dedicata all’Incisione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org
– martedì 12 dicembre
ore 17:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
Nell’ambito del ciclo Donne e uomini al lavoro. Immagini e suggestioni nelle arti figurative e nella musica e della Festa Internazionale della Storia
“Sindacaliste emiliano-romagnole: cento nomi per cento anni”
Conferenza di Anna Salfi ed Elena Musiani.
Attraverso la storia di protagoniste al femminile della storia del sindacalismo viene ricostruito il percorso delle donne nel mondo del lavoro, delle loro battaglie, delle loro sconfitte e, sopratttutto delle loro conquiste (tra fine Ottocento e avanzato Novecento) dalle pionieristiche società di mutuo soccorso femminili alle leghe, dalle camere del lavoro al sindacato.
Conferenza a cura del Museo civico del Risorgimento in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna.
Ingesso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 12 dicembre il tema dell’incontro sarà “Il pilastro lesena di Ptahemwia”. Con Daniela Picchi.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
– giovedì 14 dicembre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 14 dicembre il tema dell’incontro sarà “Gli strumenti musicali della collezione egiziana”. Con Laura Bentini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo Ebraico – via Valdonica 1/5
“L’Italia è in guerra e noi all’Italia daremo noi stessi”
Presentazione degli atti del convegno “Gli ebrei italiani nella Grande Guerra (1915-1918)” (Giuntina 2017) e del portale www.storiaememoriadibologna.it, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento.
Interventi di: Vincenza Maugeri, direttore Museo Ebraico di Bologna; Alberto Cavaglion, Università di Firenze; Francesca Sofia, Università di Bologna; Mirtide Gavelli, Museo civico del Risorgimento di Bologna.
Il volume raccoglie gli interventi del Convegno che il Museo Ebraico di Bologna ha organizzato l’11 novembre 2015 per celebrare il Centenario della Grande Guerra. L’iniziativa intendeva portare un contributo all’approfondimento degli studi su un avvenimento storico che fu interpretato dalla maggior parte degli ebrei italiani come l’occasione per completare il processo di emancipazione iniziato in età napoleonica e portato avanti con il Risorgimento.
Il portale www.storiaememoriadibologna.it, creato e curato dal Museo civico del Risorgimento di Bologna, dà voce ai protagonisti della storia di Bologna e del suo territorio attraverso una serie di scenari che offrono informazioni storiche e artistiche, biografie, eventi, opere, contenuti multimediali ecc. Lo scenario dedicato alla Prima Guerra Mondiale, profondamente rivisitato in occasione del Centenario, consente l’accesso alle biografie di 11.156 caduti, a oltre 350 schede dedicate a eventi e corpi militari e a circa 1700 schede legate a luoghi, 9.500 fotografie e 900 file multimediali. Al suo interno un piccolo spaccato dedicato agli ebrei bolognesi caduti in guerra e ricordati nella lapide visibile nella Sinagoga di Bologna dal 1928.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento – www.museoebraicobo.it
MOSTRE
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”
12 dicembre 2017 – 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
Info: www.mostrarevolutija.it – www.mambo-bologna.org
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”
8 dicembre 2017 – 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini. Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
Info: www.mambo.bologna.org
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti”
8 dicembre 2017 – 14 gennaio 2018
L’esposizione di un presepio di collezione privata, realizzato dalla fabbrica bolognese dei Minghetti (1850-1989), consente di portare alla luce un aspetto poco noto dell’attività di questa illustre manifattura artistica, conosciuta principalmente per le preziose maioliche, molto apprezzate anche in Europa e negli Stati Uniti.
La mostra, curata da Nicoletta Barberini Mengoli e Mark Gregory D’Apuzzo in collaborazione con Fernando e Gioia Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), intende infatti far riemergere la memoria di una produzione, quella di statuette presepiali, cui la celebre famiglia di ceramisti si dedicò, recuperando una consolidata tradizione artigianale e artistica locale.
Oltre al gruppo di tredici statuette del presepio esposto, pochi altri ne restano oggi a testimoniare un’attività documentata per altro dalle fotografie a corredo dei listini di vendita della Manifattura Minghetti, in cui si riscoprono proprio i prototipi dei nostri esemplari: ad esempio il presepio della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Bologna o quello della chiesa di San Pietro in Casale, che conta qualche statuetta in più.
Il presepio in mostra si compone di statuette di piccola e media grandezza, realizzate in terracotta a stampo, dipinta a freddo e poi rifinita a mano. Le figure variano per dimensioni dai 20 ai 40 cm e riprendono nelle tipologie e nelle caratteristiche la tradizione affermatasi a Bologna grazie all’opera di insigni scultori, come Angelo Gabriello Piò, Filippo Scandellari, Giacomo De Maria e Gaetano Catenacci.
Nel presepio esposto, oltre alla Natività con la Madonna e il Bambino, modellati in un unico blocco, sono presenti i tre Re Magi e altri personaggi che per consuetudine narrativa partecipano alla gioia della nascita di Gesù, accorrendo a rendergli omaggio. Tra queste l’Ovarola, la contadinella che porta al Bambino le uova come dono e per nutrimento; il Dormiglione appesantito dal vino bevuto, come solitamente rivela la fiasca che gli sta vicino ad eccezione del nostro esemplare, che sonnecchia indifferente nonostante la confusione generata dall’evento; e la Meraviglia, la donna del popolo che, stupita dalla nascita del Bambino, a braccia aperte la annuncia al mondo.
Anche le altre figure di contorno rientrano nella tradizionale messa in scena della Notte di Betlemme e dell’Epifania, come già accade per altri esemplari in terracotta, che fanno parte della raccolta permanente del Museo Davia Bargellini, posti in questa occasione in dialogo con le statuette Minghetti.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Bella Impresa! Storie di lavoro e ordinario coraggio”, fino al 7 gennaio 2018
La crisi economica e produttiva di questi ultimi anni ha colpito duramente anche le regioni del nord più industrializzato, con tassi di disoccupazione che non si vedevano dal primo dopoguerra. Il tessuto industriale, salvo poche e pregiate realtà, è stato fortemente danneggiato. Eppure, nel mezzo di una crisi senza precedenti per durata e per entità, i lavoratori ancora una volta si mostrano non immemori di una storia che li ha plasmati, nell’idea che dal peggio può sempre nascere qualcosa di buono e di nuovo.
La cooperazione, anche in un passato più lontano, fu lo strumento più idoneo a sostenere un modello di sviluppo capace di coniugare crescita economica ed equità sociale, grazie anche a un protagonismo positivo delle istituzioni locali, che allora promossero una grande partecipazione democratica intorno al tema della costruzione dei servizi e delle infrastrutture. Allora si trattò di costruire; ora si è trattato di salvare quello che stava morendo o di inventarsi un lavoro nuovo dalle ceneri del vecchio diventato obsoleto.
La distribuzione geografica in Italia del fenomeno dei workers buyout – lavoratori dipendenti che rilevano la proprietà di aziende in crisi per salvaguardarne e rilanciarne la continuità produttiva attraverso un assetto gestionale cooperativo – è particolarmente rilevante nel centro-nord Italia. Non mancano tuttavia esempi significativi, illustrati nella mostra e nel volume che la accompagna, in altre regioni, come nel Lazio, in Campania, in Sardegna e in Sicilia, regione dove la perdita e la riconquista del lavoro si intrecciano a storie di criminalità organizzata.
L’esposizione, realizzata dall’Associazione TerzoTropico e dall’Associazione Paolo Pedrelli – Archivio Storico C.d.L.M di Bologna, si propone di narrare, attraverso le fotografie di Ivano Adversi, le storie di lavoratori che si sono rimboccati le maniche, che hanno difeso la loro azienda fino a farsene carico definitivamente. Si è cercato di farlo attraverso una ricerca fotografica sull’intero territorio nazionale e la raccolta della memoria di quanto costruito attraverso i casi di 40 società cooperative, di cui sono state ritratte le maestranze al lavoro.
Un progetto fotografico che mette al centro i lavoratori e le lavoratrici di aziende di cui ora sono anche titolari, la loro storia, la storia dei loro sforzi per sostenere un impegno imprenditoriale consapevole, la loro visione della società.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“I gioielli di Elsa” di Sarah Mazzetti, fino al 7 gennaio 2018
In occasione di BilBOlBul, la Biblioteca del MAMbo ospita una mostra per bambini e adulti tutta incentrata sul libro a fumetti per l’infanzia “I gioielli di Elsa” di Sarah Mazzetti (Canicola, 2017).
Il libro racconta la scalata al successo della piccola Elsa – grazie a un’invenzione nata giocando – l’improvviso crollo della sua carriera e un viaggio simbolico attraverso il bosco che le permette di riscoprire se stessa e tornare bambina. L’opera è disseminata di citazioni che derivano da una profonda cultura grafica e artistica e dall’amore dichiarato dell’autrice per i classici Disney. Il retaggio dei più grandi illustratori, maestri del fumetto per ragazzi del ‘900, da Antonio Rubino a Winsor McCay, da Grazia Nidasio a Lyonel Feininger si fonde con la scena sperimentale del disegno contemporaneo: Brecht Vandenbroucke, Blexbolex e Pendleton Ward di Adventure time.
L’autrice sceglie di raccontare con una sapiente bicromia di verde e rosso; le tavole sono straordinari giochi di composizione mentre il segno è morbido ed elegante. In un mondo di personaggi grotteschi è lo stile e la cura dei dettagli che svolge un grande ruolo pedagogico sollecitando un’osservazione che restituisce il piacere della scoperta.
In mostra, oltre alle tavole originali, una sezione dedicata a materiali inediti che fanno luce sulla fase preparatoria, insieme a un’opera che Sarah realizzerà site specific.
Il volume nasce in collaborazione con il Festival Uovo Kids, Funder 35 e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Info: www.mambo-bologna.org
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Esercizi di stile”, fino al 7 gennaio 2018
Casa Morandi propone il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti.
Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
8 dicembre: aperto ore 10-18
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
8 dicembre: aperto ore 10:00 – 18:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
8 dicembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
8 dicembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
8 dicembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00; domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
8 dicembre: aperto ore 9:00 – 13:00
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: giovedì: ore 9:00 – 14:00; sabato e domenica: ore 10:00 – 18:30
8 dicembre: chiuso
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
8 dicembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9:00 – 13:00; sabato: ore 9:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00; domenica: ore 15:00 – 18:00
8 dicembre: chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00
8 dicembre: chiuso