Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 27 ottobre a giovedì 2 novembre.
Musei aperti con orario festivo anche mercoledì 1° novembre.
IN EVIDENZA
– sabato 28 ottobre
ore 12:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Organi armonici dalla geometria di Euclide alla storia della musica di Padre Martini (passando per l’anatomia di Winslow)”
Visita guidata con Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/musica
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito della Festa Internazionale della Storia
“Le città delle immagini. Bologna ed Este, antiche metropoli protostoriche, a confronto attraverso due capolavori: la situla della Certosa e la situla Benvenuti”
Conferenza di Luca Zaghetto e Marinella Marchesi, a cura di Ante Quem e Museo Civico Archeologico di Bologna.
Un’occasione unica e imperdibile: vedere la situla della Certosa, vaso bronzeo della Bologna etrusca conservato al Museo Civico Archeologico, accanto alla copia della “sorella” rinvenuta a Este, la situla Benvenuti.
A dare parola ad entrambe le opere saranno Luca Zaghetto, archeologo specializzato in protostoria e iconografia e autore del volume “La situla Benvenuti di Este. Il poema figurato degli antichi Veneti” (ed. Ante Quem), e Marinella Marchesi, responsabile della sezione etrusca-felsinea del Museo Civico Archeologico di Bologna. Sarà presente Stefano Buson, restauratore del Polo Museale del Veneto e artefice della copia della situla Benvenuti.
È poco prima del 600 a.C., quando un artigiano di grande talento e altissima conoscenza del linguaggio delle immagini realizza la situla Benvenuti, insuperabile capolavoro dell’arte orientalizzante: uno straordinario “poema per immagini”, inciso su un vaso in bronzo di forma tipicamente altoadriatica – la situla – che racconta di imprese, stili di vita, e molto altro ancora, degli antichi Veneti.
Per la prima volta, nel volume di Luca Zaghetto la situla Benvenuti viene letta in ogni suo dettaglio e spiegata nel suo coerente quadro d’insieme. La profonda lettura del monumento, fra guerra, culto, costumi, segni del potere e perfino antiche conoscenze astronomiche, è anche un viaggio a ritroso nelle più profonde radici della cultura venetica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
PER I BAMBINI
– sabato 28 ottobre
ore 10:30 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Gesti allo specchio” (II incontro)
Laboratorio di movimento espressivo in tre incontri per bambini da 3 a 5 anni. Con Alice Ruggero e Gaia Germanà. In collaborazione con l’Associazione QB Quanto Basta.
Prendersi il tempo di osservare il proprio corpo, il suo movimento, i dettagli inattesi, le somiglianze con l’altro e le differenze. Rispecchiarsi e trasformare il riflesso in una immagine nuova di sé con l’altro. Due danzatrici condurranno genitori e bambini a sviluppare un dialogo a più voci, fatto di suoni, gesti e movimenti, in un gioco di risonanze e sintonie musicali e motorie.
Si richiede la presenza dello stesso genitore in tutti gli incontri. Consigliato l’uso dei calzini antiscivolo.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
– domenica 29 ottobre
ore 16:00 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“… a letto senza cena!”
Laboratorio per bambini da 4 a 7 anni con Angela Lezzi, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Grazie all’aiuto di un racconto, i bambini potranno vedere con occhi nuovi la deliziosa sala della boschereccia, che diventerà così lo scenario da sogno dove far rivivere creature fantastiche e selvagge. È prevista un’attività laboratoriale.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le 12:00 del venerdì precedente l’appuntamento) oppure allo 051 2193916 (dal martedì al sabato, dalle 9 alle 15) o allo 051 2193933 (martedì e giovedì, dalle 13:00 alle 17:00).
Ingresso: € 5,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– sabato 28 ottobre
ore 9:00 – 18:00 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Apertura straordinaria del Museo Davia Bargellini”
Il museo è aperto straordinariamente dalle 9 alle 18. Sarà possibile visitare anche la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 14:30 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“La storia si rivela”
Un percorso alla scoperta sia dei monumenti restaurati con il contributo dell’Associazione Amici della Certosa dal 2010 ad oggi, sia di alcune delle opere pulite dai suoi volontari del “Progetto spolveratura”.
Visita guidata a cura di: Associazione Amici della Certosa
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della Festa Internazionale della Storia
“Vapore: la ‘nuova’ energia!”
Laboratorio-visita guidata per famiglie.
L’attività è pensata per adulti e bambini ed è dedicata alla macchina a vapore, la più importante innovazione tecnologica del XVIII secolo, inventata da James Watt a partire dal 1765.
I visitatori potranno intraprendere un viaggio nei secoli per conoscere la storia e l’utilizzo delle macchine termiche. Lungo le sale del museo sarà possibile mettere in funzione un modello della eolipila di Erone (scienziato vissuto nel I secolo d.C.), conoscere alcune macchine termiche come la seicentesca pentola a pressione di Dénis Papin e capire il funzionamento, con dei modelli, delle macchine progettate da Thomas Savery e Thomas Newcomen nella Inghilterra del XVIII secolo.
Come attrezzature di viaggio, adulti e ragazzi, come i viaggiatori del passato, avranno a disposizione bagagli e mappe per orientarsi e per effettuare piccoli esperimenti così da meglio comprendere la potenza e la versatilità dell’energia termica e la genialità della macchina a vapore che la renderà indiscussa protagonista della Rivoluzione industriale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13:00 di venerdì 27 ottobre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“Trasgressioni rock, la fiamma e la farfalla”
Per “Rock Insight”, lezione di rock e dintorni con Valerio Corzani.
Valerio Corzani racconta Jim Morrison e Iggy Pop.
Nel 1967 i Doors iniziano la loro carriera. Nel 1967 Iggy Pop fonda gli Stooges.
Jim Morrison e Iggy Pop, sono due animali da palcoscenico che hanno avuto traiettorie per certi versi molto simili dal punto di vista professionale, con un finale molto diverso. Il primo è morto giovane, strappato alla vita dalle sue dipendenze e dai suoi bagordi; il secondo è un sopravvissuto tutt’ora in formissima, che avrebbe potuto fare la fine di Morrison, ma che ha trovato un appiglio in amici fidati (Bowie) e nella vis benefica della musica. Entrambi hanno abitato il palco come fosse casa loro (alle volte come se fosse la loro camera da letto) e hanno inaugurato insieme alle loro band – The Doors e The Stooges – dei percorsi stilistici che hanno fatto scuola e che nella foltissima panoplia di musicisti degli anni sessanta americani brillavano per spudoratezza e livore.
Il rock-blues dei The Doors non era semplice rock-blues e sublimava i sabba visionari delle poesie di Morrison in un cocktail sonoro irresistibile. Il proto-punk degli Stooges anticipava di almeno una decina d’anni le fibrillazioni della “no-future age” e dell’esplosione rabbiosa dei distorsori.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 6,00 intero / € 5,00 ridotto (possessori Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni)
Info: www.museibologna.it/musica
ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– domenica 29 ottobre
ore 10:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017 e della Festa Internazionale della Storia
“Arturo Orsoni – uno scultore budriese a Bologna”
Tra gli artisti maggiormente attivi in Certosa nel primo ‘900, Arturo Orsoni realizza marmi e bronzi che segnano il paesaggio del cimitero, declinando il suo stile tra verismo e suggestioni Liberty. Un percorso in compagnia di Vincenzo Favaro e Roberto Martorelli.
Visita guidata a cura di: Museo civico del Risorgimento, in collaborazione con il Comune di Budrio.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa)
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 10:30 0Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini
“Sguardi giovanili”
Performance di danza con i giovanissimi danzatori dell’Associazione 8cento. A seguire visita guidata alla mostra con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 15:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Il percorso, recentemente rinnovato, include anche una sezione specificamente dedicata all’Incisione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
ore 16:30 “Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
In occasione delle mostre Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme e Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese
“L’evoluzione della stampa: cinque secoli di storia”
Incontro con Adalberto Monti, insegnante e consulente tecnico di stampa.
La stampa a caratteri mobili è forse la più importante innovazione tecnologica in ambito culturale. Nel 1454 la Bibbia a 42 linee pubblicata a Magonza da Johannes Gutemberg dimostrava già le infinite possibilità di quest’incredibile mezzo.
Cinquant’anni dopo in Europa circolavano già 30.000 titoli per una tiratura superiore ai dodici milioni di volumi!
Il processo di stampa non ha particolari accelerazioni sino al XIX secolo con l’introduzione della litografia e la successiva evoluzione della composizione automatica dovuta alla introduzione della Linotype, macchina tipografica in grado di comporre e giustificare automaticamente intere righe di caratteri. La rivoluzione avviene invece in tempi recentissimi con la stampa digitale.
Adalberto Monti ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta della stampa attraverso la sua evoluzione, illustrandoci le varie fasi di lavorazione dai caratteri in piombo sino agli stampati e il funzionamento di torchi, platine, monotype e linotype presenti nella sezione tipografica del museo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 27 ottobre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– martedì 31 ottobre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 31 ottobre il tema dell’incontro sarà “I culti a Bononia”. Con Anna Dore.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 18:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Intimités lyriques: la poesia francese in musica”
Conversazione musicale con Marco Vallora, in collaborazione con Bologna Festival.
Con Marta Codognola, mezzosoprano; Emanuela Conti, soprano; Claudio Marino Moretti, pianoforte.
Musiche di Gabriel Fauré, Ernest Chausson, Maurice Ravel, Henri Duparc, Ernest Chausson, Francis Poulenc, Ernest Chausson.
Ingresso: € 5,00
Info: www.museibologna.it/musica
– mercoledì 1 novembre
ore 16:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– giovedì 2 novembre
ore 15:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“Morandi, Pancaldi, Manzù”
Un percorso con Lorenza Selleri e Roberto Martorelli dedicato alla creazione del monumento a Giorgio Morandi, progettato da Leone Pancaldi e ornato dal ritratto eseguito da Giacomo Manzù.
Il restauro del monumento verrà presentato da Augusto Giuffredi, Alfonso Panzetta e da alcuni allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
A cura di: Museo civico del Risorgimento.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 2 novembre il tema dell’incontro sarà “Pavimenti e mosaici nelle domus di Bononia”. Con Laura Bentini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“I sogni nel pensiero antico”
I sogni, lavoro notturno dell’anima, percezioni così strane e diverse da quelle sensoriali coscienti, provengono da un altro mondo o si formano nella nostra stessa mente? Se sono inviati da una divinità, in che misura possono orientarci per il futuro? Se invece sono opera della nostra mente, della memoria, delle emozioni, quali rapporti intrattengono con la realtà della nostra esistenza? Sul multiforme e misterioso universo dei sogni ascolteremo le voci di alcuni autori greci e latini.
Appuntamento a cura di Francesco Amante e Elisabetta Riganti con letture di Fabio Farnè.
Musiche cura di Bologna Baroque.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”, fino al 12 novembre 2017
La mostra è dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant’anni e sono tuttora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.
L’esposizione è stata ideata da “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, progetto multidisciplinare che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci accompagna ogni giorno.
“Metodo Simoncini” delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastignano, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all’avanguardia del settore della progettazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d’inchiostro e pixel, poco o nulla sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprenditore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un’esperienza immersiva e multimediale con un allestimento ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitatore con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante processo di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype.
Si prosegue con la presentazione del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratteri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e offrono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all’estero: tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Sportivo, Il Resto del Carlino, La Domenica del Corriere.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Follie, scappare dalla guerra rincorrere la guerra”, fino al 5 novembre 2017
La mostra è incentrata sugli aspetti tragicamente folli legati da un lato allo spirito di esaltazione e dall’altro ai traumi psicologici che caratterizzarono la prima guerra mondiale.
Realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino Aurisina, l’esposizione fa parte del progetto pluriennale “Voci di guerra in tempo di pace” che ha ottenuto dal Governo Italiano il riconoscimento ufficiale per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale e gode del patrocinio di diverse Regioni Italiane.
L’associazione tra “guerra” e “follia” è ricorrente e la Grande Guerra da questo punto di vista non fa eccezione: milioni di morti, invalidi, vedove, orfani, portarono al crollo dell’Europa della Belle Époque e fecero traballare il mito del progresso senza fine che le conquiste scientifiche e culturali avevano tratteggiato a partire dall’Illuminismo.
Nella mostra, attraverso fotografie, testi, illustrazioni, documenti, contributi storici e un apparato didattico-informativo si affrontano alcuni aspetti di tale follia: in particolare il “volontarismo”, che diede il via a una corsa esaltata e spesso incosciente, verso un conflitto che si dimostrerà ben diverso rispetto alle aspettative di chi vi prese parte di propria iniziativa.
In particolare il percorso espositivo si concentra sugli gli eventi accaduti tra il 1916 ed il 1917 sul fronte Isontino, che portarono tanti, soldati e civili, a “scappare dalla guerra”, o almeno a tentare la fuga da quell’immane orrore. Al contempo, attraverso la ricostruzione delle vicende personali di alcuni tra i tanti volontari cosidetti “irredenti”, si analizzano le motivazioni che, soprattutto allo scoppio del conflitto, spinsero giovani e meno giovani di cultura o di sentimenti italiani a “rincorrere la guerra”, con l’arruolamento volontario in un esercito che li avrebbe posti automaticamente tra i “traditori” dell’impero natio.
Trova spazio in mostra anche il tema del trauma psicologico, della fuga fisica ma anche mentale dalla mostruosità quotidiana della guerra, che caratterizzò tutti i fronti coinvolti.
Il conflitto viene analizzato nei suoi lati più umani: la violenza ed il suo “linguaggio”, le diserzioni e le condanne (con particolare attenzione ai casi relativi all’Imperial-regio esercito austro-ungarico ed alle minoranze nazionali che lo formavano), l’arte ed il suo ambivalente ruolo di propaganda e condanna del conflitto in atto, la tragedia civile, gli esodi, i rifugiati.
Nell’intento di scandagliare questi aspetti della realtà della Grande Guerra, la mostra intende offrire una lettura attuale del conflitto che ebbe un enorme impatto sulla collettività e sui singoli individui, coltivando la memoria del passato e la consapevolezza del presente.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
“Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria”, fino al 7 novembre 2017
Il Museo civico del Risorgimento di Bologna accoglie la ricerca artistica di Gianni Turin (Bagnoli di Sopra, 1959) nell’ambito dell’ampio progetto espositivo “DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” a cura di Sandro Gazzola. L’evento costituisce il momento finale di un percorso monografico avviato il 28 giugno scorso, per concludersi il 7 novembre 2017, che vede disseminate quindici opere dell’artista padovano e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna in sei diversi luoghi della città.
L’esposizione “Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” è concepita come una personale commemorazione della storia recente, materia viva ancora pulsante di traumi e contraddizioni che hanno lacerato il Novecento e la storia di Bologna, in un percorso di riflessione che invita il visitatore a ritrovare ragioni, cause e conseguenze di gesti e avvenimenti che oggi appaiono ancora incomprensibili.
Abile manipolatore nell’intreccio di materie diverse, Turin pone al centro della propria indagine i temi del sacrificio e della memoria attraverso creazioni in cui l’idea pittorica si contamina con materiali primari come il legno e il ferro, spesso oggetto di recupero, per espandersi dalla tela verso la dimensione formale di sculture o piccole architetture.
È il caso dell’opera polimaterica “Nero Assoluto”, realizzata nel 2008 e ispirata ai drammi delle trincee della Prima Guerra Mondiale, che l’artista ha scelto di porre in dialogo con la sezione del Museo civico del Risorgimento dedicata a questo evento bellico, in cui sono esposte armi, uniformi, articoli di giornale, manifesti, volantini e altre testimonianze dell’epoca.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“John Myers. La fine delle manifatture”, fino al 12 novembre 2017
In occasione della terza edizione, il Museo della Musica ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
John Myers cattura uno dei cambiamenti più importanti subiti nella seconda parte del Novecento dal paesaggio e dalla società inglesi: la fine delle manifatture e l’affermarsi del mondo dei magazzini, della logistica, della vendita al dettaglio e delle distese d’asfalto. Le sue fotografie sono state scattate fra il 1981 e il 1988 nella regione dell’Inghilterra che viene chiamata Black Country, nota come “l’officina del mondo”, negli anni del declino del settore manifatturiero e della trasformazione radicale del paesaggio industriale esistente.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Josef Koudelka. Paesaggi industriali”, fino al 12 novembre 2017
Foto/Industria riunisce per la prima volta le più affascinanti foto dei paesaggi industriali di Josef Koudelka. Alla fine degli anni ottanta, il fotografo decide di rivolgere l’obiettivo al paesaggio e alle sue trasformazioni ad opera dell’uomo contemporaneo, scegliendo un formato panoramico. Chiede sempre di poter visitare i siti prima di accettare gli incarichi e di essere completamente autonomo nella realizzazione delle immagini.
In questi luoghi maestosi trova materiale per una straordinaria raccolta di nuove composizioni spettacolari, in una dimensione che pochi altri progetti possono uguagliare.
Josef Koudelka è rappresentato da Magnum Photos.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Luigi Crespi ritrattista nell’età di Papa Lambertini”, fino al 3 dicembre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”, la prima dedicata all’artista, letterato e mercante d’arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).
L’esposizione, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall’illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l’ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l’elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto.
Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d’Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.
Pur essendo soprattutto noto come autore del terzo tomo della “Felsina Pittrice” edito nel 1769, in prosecuzione dei due volumi pubblicati da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, Luigi Crespi infatti ha percorso con successo anche la carriera artistica, avviata nella bottega paterna fra la fine degli anni venti e gli inizi degli anni trenta del Settecento.
La sua produzione figurativa, in particolar modo quella rappresentata dal più congeniale genere del ritratto, rivela un autore sensibile al dialogo con la scienza moderna e con la libera circolazione delle idee dell’Europa cosmopolita. Nonostante l’impegno applicato anche all’ambito dell’arte sacra, cui Luigi si dedica almeno fino agli inizi degli anni settanta, è soprattutto nella ritrattistica che egli raggiunge esiti di grande finezza ed efficacia.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Esercizi di stile”, fino al 7 gennaio 2018
Casa Morandi propone il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti.
Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, fino al 12 novembre 2017
E’ la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: “Volver” e “Animitas” (blanc).
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l’architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell’orizzonte dell’esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l’ineluttabilità dell’oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell’assente.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
“Vincent Fournier. Futuro passato”, fino al 19 novembre 2017
In occasione della terza edizione, MAMbo ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
Vincent Fournier, con “Futuro passato” (una delle 14 mostre della rassegna), esplora la finzione come se fosse una realtà parallela, alternando stile documentario e composizioni costruite. La sua opera propone un viaggio tra le utopie più rappresentative del XX e XXI secolo: l’avventura spaziale, l’architettura del futuro e l’intelligenza artificiale. Quello di Fournier è un mondo in cui si può ricordare ciò che non è ancora avvenuto, ciò che avverrà domani.
Mostra realizzata con il sostegno di New Square Gallery, Lilla.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
1° novembre: aperto ore 10-18
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
fino al 12 novembre 2017:
martedì, mercoledì e giovedì: ore 15-18
venerdì, sabato, domenica: ore 10- 18
1° novembre: aperto ore 15-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° novembre: aperto ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° novembre: aperto ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° novembre: aperto ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
1° novembre: aperto ore 9-13
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: giovedì: ore 9-14; sabato e domenica: ore 10-18.30
1° novembre: chiuso
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
1° novembre: aperto ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
1° novembre: chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
1° novembre: chiuso