Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26 ottobre.
IN EVIDENZA
– domenica 22 ottobre
ore 10:30 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“Tour introduttivo alla Certosa”
Una passeggiata dedicata a chi non ha mai visitato il complesso monumentale oppure vuole approfondire come si è sviluppato. Dai chiostri più antichi a quelli più recenti: l’ABC della nostra Certosa, dalla necropoli etrusca al monastero certosino, dall’istituzione del “cimitero moderno” ai capolavori più famosi e tante curiosità.
Visita guidata a cura di: Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
PER I BAMBINI
– sabato 21 ottobre
ore 10:00 e ore 11:15 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica II” (IV e ultimo incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 19 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 19 a 24 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 24 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l’attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l’ incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 10:30 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Gesti allo specchio” (I incontro) Laboratorio di movimento espressivo in tre incontri per bambini da 3 a 5 anni. Con Alice Ruggero e Gaia Germanà. In collaborazione con l’Associazione QB Quanto Basta. Prendersi il tempo di osservare il proprio corpo, il suo movimento, i dettagli inattesi, le somiglianze con l’altro e le differenze. Rispecchiarsi e trasformare il riflesso in una immagine nuova di sé con l’altro. Due danzatrici condurranno genitori e bambini a sviluppare un dialogo a più voci, fatto di suoni, gesti e movimenti, in un gioco di risonanze e sintonie musicali e motorie.
Si richiede la presenza dello stesso genitore in tutti gli incontri. Consigliato l’uso dei calzini antiscivolo.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La fisica in bicicletta” Laboratorio per ragazzi da 8 a 14 anni.
Quali principi fisici stanno dietro al funzionamento di questo mezzo di trasporto? Ruota, telaio, sterzo, componenti della trasmissione e cambio saranno i protagonisti indiscussi di questo laboratorio interattivo e diventeranno pretesti per capire, in modo divertente, come funzionano e si rapportano tra loro equilibrio, velocità, moto e attrito.
Nel corso dell’attività si illustreranno le singole parti che compongono la bicicletta, di cui si potrà comprendere il funzionamento. Si proverà l’effetto giroscopico che consente di restare in equilibrio sulle ruote mentre si pedala in velocità, sarà possibile muovere e accoppiare ruote dentate e ingranaggi per capire come funzionano i rapporti del cambio e verificare, infine, la differenza di attrito in funzione al tipo di ruota e mezzo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20 ottobre).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– domenica 22 ottobre
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Domenica al museo. Album di famiglia” Laboratorio per bambini da 6 a 8 anni.
L’incontro con le opere di Christian Boltanski permetterà di cogliere i contenuti umani profondi e universali della sua poetica per proiettarli in una dimensione individuale intima ed emotiva.
In laboratorio fotografie, oggetti personali, parole, abiti saranno il punto di partenza per delineare o reinventare molteplici identità, portatrici di storie reali o possibili, con cui bambini e ragazzi potranno interagire intrecciando i propri ricordi al racconto collettivo proposto dall’artista.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org
– giovedì 26 ottobre
ore 17:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Chi ha paura del buio? Laboratorio anti Halloween al MAMbo” Laboratorio per bambini da 5 a 11 anni.
Un percorso speciale per prepararsi alla festa di Halloween interamente dedicato alla mostra temporanea “Anime. Di luogo in luogo di Christian Boltanski”. A partire dall’opera “Ombres” ci divertiremo a dare vita ad inconsuete creature danzanti, realizzando così un mostruoso teatrino da animare con la luce di una torcia.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– venerdì 20 ottobre
ore 17:00 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili – via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie
“Visita guidata alle Collezioni Comunali d’Arte e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili”
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
La rassegna “A zonzo per i musei”, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, propone un ciclo di visite guidate che vede coinvolte opere presenti all’interno delle collezioni del Museo Civico Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte, del Museo Davia Bargellini e de La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili, di proprietà dell’ASP Città di Bologna.
Le visite guidate si svolgono fino al 15 dicembre, il terzo venerdì di ogni mese ad eccezione del mese di agosto, alle ore 17.
Ingresso: biglietto Collezioni Comunali d’Arte (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17:30 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“M.M. vuol dire Mario Mazzetti. Il costruttore, l’uomo, i record mondiali, le battaglie per la libertà” Presentazione del volume di Nunzia Manicardi.
Il volume è dedicato alla M.M. di Mario Mazzetti (1895-1964), uno dei più importanti tecnici del motociclismo bolognese, ben conosciuto ed apprezzato anche in ambito nazionale
Di modeste origini, giovanissimo aveva lavorato come fabbro e meccanico, frequentando i corsi serali dell’Aldini Valeriani. Progettato un suo motore a 2 tempi, nel 1924 aveva dato vita alla M.M. per la quale progettò tutti i modelli fino alla chiusura, alla fine degli anni ’50.
La M.M. è stata nella prima metà del Novecento la più importante azienda motociclistica bolognese arrivando ad impiegare 80-100 maestranze nella realizzazione di moto eccellenti nelle prestazioni, veloci, affidabili ed eleganti. Il successo commerciale era stato favorito da quello sportivo che l’aveva vista rivaleggiare con le grandi marche nazionali conquistando 461 podi con 264 vittorie dal 1924 al 1957, 7 Campionati Italiani Piloti e Marche, 2 Campionati in Belgio e Francia, 13 Record Mondiali di Velocità.
Dal punto di vista costruttivo la M.M. si era caratterizzata per la progettazione e la realizzazione di tutte le parti più significative dei suoi modelli, dal motore alla ciclistica. La competenza e la predisposizione all’innovazione di Mario Mazzetti avevano fatto sì che le sue moto impiegassero i materiali migliori e soluzioni innovative, anche brevettate, come nel caso dell’impiego nel 1939 della prima forcella telescopica ad ammortizzatori idraulici su di un motocarro.
Il volume “M.M. vuol dire Mario Mazzetti”. Il costruttore, l’uomo, i record mondiali, le battaglie per la libertà (Ed. Il Fiorino, Modena, 2017), corredato da un ricco ed in gran parte inedito apparato di immagini e documenti, sarà presentato dall’autrice, Nunzia Manicardi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– sabato 21 ottobre
ore 9:30 Comune di Budrio, Sala del Consiglio Comunale, Piazza Quirico Filopanti 11
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017 e della Festa Internazionale della Storia
“Budrio nell’età di Arturo Orsoni (1867 – 1928)”
Analisi storico artistica di una cittadina bolognese tra ‘800 e ‘900, in un periodo di grandi trasformazioni. Interventi e letture animate tratte da libri storici.
Interventi di Lorenza Servetti, Ferruccio Melloni, Roberto Martorelli.
Conferenza a cura di: Comune di Budrio, nell’ambito della Festa Internazionale della Storia.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 14:00 – 18:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Danzare mentre è possibile” Prima giornata del seminario con Kasia Tórz.
Nell’ambito del ciclo “ELEMENTARE”, programma di studio, analisi e incontri dedicati alle pratiche curatoriali nelle arti performative, la sala conferenze MAMbo ospita la curatrice e studiosa Kasia Tórz – interessata alla dimensione etica e politica dell’arte – che sarà protagonista di un dialogo con Piersandra Di Matteo a partire dalla sua decennale esperienza al Malta Festival di Poznań, il più importante e longevo festival di teatro e arti performative della scena polacca.
Il seminario è ideato e curato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il contributo del Comune di Bologna, Assessorato Cultura e progetto nuove centralità culturali nelle periferie e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo e VIE Festival | ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.
La partecipazione è riservata ai soci dell’Associazione Ubu per Franco Quadri. Per chi non è iscritto è prevista una speciale quota associativa “ottobre 2017” di € 10 (valida fino a dicembre 2017). Ingresso libero (con prenotazione) per gli studenti dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Per informazioni e iscrizioni: Ilenia Carrone – associazione@ubuperfq.it
ore 17:30 “Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
In occasione della donazione della Collezione Ancarani
“Sumeri, Assiri e Babilonesi a Bologna. I reperti mesopotamici della Collezione Ancarani”
Conferenza di Gianni Marchesi, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“Musica e Misticismo”
Per “Rock Insight”, lezione di rock e dintorni con Valerio Corzani.
Valerio Corzani racconta “Exodus” di Bob Marley e il trip indiano dei Beatles.
Nel 1967 i Beatles pubblicano “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”. Nel 1977 Bob Marley & The Wailers pubblicano “Exodus”.
La svolta rastafari di Bob Marley è stata una scelta di vita, integrale, rigorosa e mai rinnegata che ha fortemente influenzato l’apparato testuale delle canzoni del grande artista giamaicano ed ha avuto risvolti strettamente musicali meno evidenti. Diverso il caso dei Beatles, il cui afflato mistico si è rivelato avere una scadenza (fatta salva la perdurante attenzione per questi temi da parte di George Harrison), ma anche un immediato riscontro nelle scelte musicali (in primis in quelle strumentali). Il sitar che caratterizzava l’atmosfera della traccia che apriva il lato B dell’album più influente della storia del pop (“Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band”) è stato solo la punta di diamante di un “movimento” che guardava all’India e al suo corredo mistico con curiosità famelica, quand’anche un po’ ingenua. Dieci anni più tardi invece l’album “Exodus” coronava il percorso discografico di Bob Marley certificando la voglia di “altrove” del musicista caraibico.
Marley viveva a Londra in quel periodo, ma la sua “bussola” emozionale e identitaria aveva il magnete puntato molto più a sud: ovvero all’Etiopia di Haile Selassié, alla Terra promessa nella terra degli avi, l’Africa orientale.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 6,00 intero / € 5,00 ridotto (possessori Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni)
ore 18:45 Piazza Maggiore / Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Roberta fa una passeggiata. The Walk”
Spettacolo itinerante di Roberta Bosetti e Renato Cuocolo, nell’mabito di VIE Festival. Con Roberta Bosetti.
Nell’ambito della retrospettiva “Il nostro teatro quotidiano. Per Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre” a cura di Silvia Mei, in collaborazione con Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, “The Walk” è la storia di una perdita e allo stesso tempo della reazione spontanea di chi quella perdita l’ha subita. Protagonista non è un personaggio di pura fantasia, ma Roberta Bosetti, e quel “qualcuno” un suo amico di Vercelli, città di origine dell’attrice.
Roberta Bosetti, coadiuvata nel processo di scrittura dal suo compagno Renato Cuocolo, ha fatto così di un drammatico ricordo della sua vita materia organica per questo spettacolo itinerante. Immagina di ripercorrere i passi compiuti dal suo amico poco prima di morire, quegli “inconsapevolmente ultimi” istanti di vita; ripercorre un pomeriggio in cui il suo amico, uscendo di casa, fu colto da malore improvviso.
Prenotazione obbligatoria su http://www.viefestivalmodena.com/vie2017/biglietteria-prezzi-biglietti-abbonamenti-vie-festival-2017/.
Partenza da Piazza Maggiore. Durata spettacolo 1 ora e 15 minuti.
Info: www.museibologna.it/musica
– domenica 22 ottobre
ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 10:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della Festa Internazionale della Storia
“Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”
Visita guidata alla mostra con Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 10:30 – 14:30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Danzare mentre è possibile” Seconda giornata del seminario con Kasia Tórz.
Nell’ambito del ciclo “ELEMENTARE”, programma di studio, analisi e incontri dedicati alle pratiche curatoriali nelle arti performative, la sala conferenze MAMbo ospita la curatrice e studiosa Kasia Tórz – interessata alla dimensione etica e politica dell’arte – che sarà protagonista di un dialogo con Piersandra Di Matteo a partire dalla sua decennale esperienza al Malta Festival di Poznań, il più importante e longevo festival di teatro e arti performative della scena polacca.
Il seminario è ideato e curato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il contributo del Comune di Bologna, Assessorato Cultura e progetto nuove centralità culturali nelle periferie e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo e VIE Festival | ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.
La partecipazione è riservata ai soci dell’Associazione Ubu per Franco Quadri. Per chi non è iscritto è prevista una speciale quota associativa “ottobre 2017” di € 10 (valida fino a dicembre 2017). Ingresso libero (con prenotazione) per gli studenti dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Per informazioni e iscrizioni: Ilenia Carrone – associazione@ubuperfq.it
ore 15: “Visita guidata alla Collezione Permanente MAMbo”
Attraversando le diverse aree tematiche della Collezione Permanente MAMbo i visitatori possono ripercorrere alcuni tra gli aspetti più innovativi della pratica artistica dalla seconda metà del Novecento a oggi, visti anche attraverso l’esperienza dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
ore 16:30 “Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 11:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Follie, scappare dalla guerra rincorrere la guerra”
Visita guidata alla mostra con Otello Sangiorgi, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”
Visita guidata alla mostra con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l., e “Flatus Cordis”, concerto di canto gregoriano dell’Associazione ASIA di Bologna.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della Festa Internazionale della Storia
“Scorre l’acqua… gira la ruota!” Laboratorio-visita guidata per famiglie.
La protagonista assoluta di questo percorso dedicato ai ragazzi e alle famiglia, è l’acqua, una sostanza che grazie alle sue caratteristiche chimiche e fisiche ha accompagnato l’uomo e le sue attività nel corso del tempo.
La prima parte dell’attività prevede alcune semplici esperienze di laboratorio, per scoprire i comportamenti e le caratteristiche di questa sostanza (scomposizione chimica nei suoi elementi fondamentali, tensione superficiale, conducibilità elettrica e vasi comunicanti).
La seconda parte, invece consentirà di approfondire come nei secoli l’acqua, utilizzata per costruire vie di trasporto e come energia abbia svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della città di Bologna. Ruote e canali erano un elemento caratteristico del paesaggio urbano tra XII e XIX secolo. Bologna era una città d’acqua e ancora la memoria di questo passato è documentata in luoghi significativi del territorio. Con l’aiuto di plastici, exhibit e filmati all’interno delle aree espositive sarà possibile ricostruire l’affascinante storia di quando Bologna viveva sull’acqua.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13:00 di venerdì 20 ottobre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 17:00 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“Paolo Strick – Ciambellano di Sua Maestà il Re di Prussia”
Un concerto di chitarra classica di Iames Santi a favore del restauro del Monumento Strick, opera di età neoclassica realizzata nel 1822 da Giovanni Putti su progetto di Ercole Gasparini. Unico elemento monumentale del piccolo recinto dedicato alla comunità protestante di Bologna, necessita ora di un urgente intervento di restauro.
Concerto a cura di: Associazione Amici della Certosa.
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 18:45 Piazza Maggiore / Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Roberta fa una passeggiata. The Walk”
Spettacolo itinerante di Roberta Bosetti e Renato Cuocolo, nell’mabito di VIE Festival. Con Roberta Bosetti.
Nell’ambito della retrospettiva “Il nostro teatro quotidiano. Per Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre” a cura di Silvia Mei, in collaborazione con Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, “The Walk” è la storia di una perdita e allo stesso tempo della reazione spontanea di chi quella perdita l’ha subita. Protagonista non è un personaggio di pura fantasia, ma Roberta Bosetti, e quel “qualcuno” un suo amico di Vercelli, città di origine dell’attrice.
Roberta Bosetti, coadiuvata nel processo di scrittura dal suo compagno Renato Cuocolo, ha fatto così di un drammatico ricordo della sua vita materia organica per questo spettacolo itinerante. Immagina di ripercorrere i passi compiuti dal suo amico poco prima di morire, quegli “inconsapevolmente ultimi” istanti di vita; ripercorre un pomeriggio in cui il suo amico, uscendo di casa, fu colto da malore improvviso.
Prenotazione obbligatoria su http://www.viefestivalmodena.com/vie2017/biglietteria-prezzi-biglietti-abbonamenti-vie-festival-2017/.
Partenza da Piazza Maggiore. Durata spettacolo 1 h e 15 minuti.
Info: www.museibologna.it/musica
– martedì 24 ottobre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17:00.
Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 24 ottobre il tema dell’incontro sarà “Il mestiere delle armi”. Con Federica Guidi.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
– mercoledì 25 ottobre
ore 17:00 Palazzo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 (Salone di Nomisma, primo piano)
In occasione della mostra Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini
“I ‘mondi dell’arte’ in Francia nel XVIII secolo. Il ruolo del pubblico e dei conoscitori nel giudizio sulla pittura”
Conferenza di Sandra Costa, Università di Bologna.
Per quanto riguarda l’arte uno dei più importanti cambiamenti di rotta operati durante il XVIII secolo non fu soltanto stilistico, ma piuttosto nello spostamento di quello che si potrebbe definire il centro di gravità: dall’oggetto al soggetto e dalla produzione alla ricezione.
In Francia, nel corso del Settecento, il giudizio sull’arte divenne un’operazione polisemica che toccava contemporaneamente l’analisi estetica e tecnica, la visibilità sociale e la transazione commerciale e si opera anche una parallela distinzione tra le figure, per altro tangenti tra loro, del curioso, del conoscitore, del dilettante e dell’amateur.
A Parigi, soprattutto, si assiste a una progressiva separazione – non priva di vive polemiche e accenti violenti – tra le posizioni dell’Académie, tese a rivendicare il ruolo istituzionale degli amateurs honoraires nel dirigere e formare il gusto pubblico e molti illuministi, specie appartenenti all’ambito della Encyclopédie, che invece reclamavano con forza la libertà, anche per un “pubblico qualsiasi”, di avere e soprattutto di esprimere individualmente un gusto proprio.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– giovedì 26 ottobre
ore 10:00 e ore 10:30 Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna – viale Aldo Moro 50
Nell’ambito della Festa Internazionale della Storia
“Il territorio racconta la Storia”
Dalla collaborazione tra Museo Civico Archeologico, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e Museo Giardino Geologico “Sandra Forni” è nata nel 2017 una piccola esposizione permanente, “Il governo del territorio”, che può essere ammirata nell’atrio dell’Assemblea Legislativa.
Nell’ambito della Festa della Storia, giovedì 26 ottobre alle ore 10:30 l’Assemblea Legislativa ospita l’incontro “Il territorio racconta la Storia”, una conversazione sul passato, il presente e il futuro della Terra visti con gli occhi di un geologo e di una storica.
Intervengono il geologo Gian Battista Vai e la storica Emanuela Guidoboni.
Precederà l’incontro, alle ore 10:00, la visita guidata all’esposizione “Il governo del territorio” con l’archeologa del museo Anna Dore.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17:00.
Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 26 ottobre il tema dell’incontro sarà “Come si legge una stele”. Con Laura Minarini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito della rassegna L’arte giapponese dalle origini alla fine del 12° secolo
“Il periodo Heian (794-1185)” Conferenza di Giovanni Peternolli.
Il periodo Heian è l’epoca considerata dai giapponesi come il periodo d’oro della loro cultura, in cui si afferma un’estetica nazionale, meno legata ai modelli cinesi, che fiorisce negli ambienti aristocratici di Kyoto, la capitale imperiale.
La rassegna “L’arte giapponese dalle origini alla fine del 12° secolo” prevede un ciclo di conferenze con cui il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale intende affrontare l’arte giapponese dal punto di vista dello sviluppo storico, partendo dalla sorprendente espressività dell’arte preistorica per arrivare alla raffinata arte di corte del “periodo Heian”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 18:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Presentazione ’99objects – PetriPaselli'”
A dieci anni dalla loro prima mostra, i PetriPaselli, in collaborazione con Adiacenze, presentano al MAMbo “99objects”, una vera e propria enciclopedia sul collezionismo.
In linea con la ricerca portata avanti in questi anni, attraverso “99objects” i PetriPaselli indagano il collezionismo e l’accumulo in tutte le sue varianti e metodologie di approccio concentrandosi sulle cause che portano una persona a collezionare, con particolare attenzione al collezionismo minore, popolare.
Interverranno alla presentazione Fabiola Naldi, storica e critica d’arte, Daniele Perra, giornalista, curatore d’arte ed editorialista di ARTRIBUNE e Rossella Ricci, collezionista, moderati da
Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo.
Il pubblico sarà guidato nella conoscenza delle tematiche trattate dal duo artistico bolognese riportate all’interno di 99objects, progetto editoriale, artistico e di design, una sorta di punto della situazione sulla loro esperienza, sul loro modo di essere personalmente e artisticamente.
L’incontro si svolge in collaborazione con il MAMbo.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
ore 20:30 Teatro San Salvatore – via Volto Santo 1
Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“Dante, Shakespeare e gli angeli”
Diario di un viaggio teatrale nella Certosa di Bologna. Incontro con Alessandro Tampieri, attore e regista, nell’ambito delle conversazioni del Francesca Centre.
Cosa lega Dante a Shakespeare? E perché gli angeli? L’attore e regista Alessandro Tampieri, racconterà l’esperienza degli spettacoli “Discesa agli Inferi” e “Shakespeare in Death”, nati come progetti site specific per la Certosa. Un diario insieme artistico e umano, per conversare sull’importanza di un luogo custode della nostra memoria individuale e collettiva.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”, fino al 12 novembre 2017
La mostra è dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant’anni e sono tuttora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.
L’esposizione è stata ideata da “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, progetto multidisciplinare che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci accompagna ogni giorno.
“Metodo Simoncini” delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastignano, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all’avanguardia del settore della progettazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d’inchiostro e pixel, poco o nulla sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprenditore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un’esperienza immersiva e multimediale con un allestimento ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitatore con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante processo di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype.
Si prosegue con la presentazione del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratteri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e offrono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all’estero: tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Sportivo, Il Resto del Carlino, La Domenica del Corriere.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Follie, scappare dalla guerra rincorrere la guerra”, fino al 5 novembre 2017
La mostra è incentrata sugli aspetti tragicamente folli legati da un lato allo spirito di esaltazione e dall’altro ai traumi psicologici che caratterizzarono la prima guerra mondiale.
Realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino Aurisina, l’esposizione fa parte del progetto pluriennale “Voci di guerra in tempo di pace” che ha ottenuto dal Governo Italiano il riconoscimento ufficiale per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale e gode del patrocinio di diverse Regioni Italiane.
L’associazione tra “guerra” e “follia” è ricorrente e la Grande Guerra da questo punto di vista non fa eccezione: milioni di morti, invalidi, vedove, orfani, portarono al crollo dell’Europa della Belle Époque e fecero traballare il mito del progresso senza fine che le conquiste scientifiche e culturali avevano tratteggiato a partire dall’Illuminismo.
Nella mostra, attraverso fotografie, testi, illustrazioni, documenti, contributi storici e un apparato didattico-informativo si affrontano alcuni aspetti di tale follia: in particolare il “volontarismo”, che diede il via a una corsa esaltata e spesso incosciente, verso un conflitto che si dimostrerà ben diverso rispetto alle aspettative di chi vi prese parte di propria iniziativa.
In particolare il percorso espositivo si concentra sugli gli eventi accaduti tra il 1916 ed il 1917 sul fronte Isontino, che portarono tanti, soldati e civili, a “scappare dalla guerra”, o almeno a tentare la fuga da quell’immane orrore. Al contempo, attraverso la ricostruzione delle vicende personali di alcuni tra i tanti volontari cosidetti “irredenti”, si analizzano le motivazioni che, soprattutto allo scoppio del conflitto, spinsero giovani e meno giovani di cultura o di sentimenti italiani a “rincorrere la guerra”, con l’arruolamento volontario in un esercito che li avrebbe posti automaticamente tra i “traditori” dell’impero natio.
Trova spazio in mostra anche il tema del trauma psicologico, della fuga fisica ma anche mentale dalla mostruosità quotidiana della guerra, che caratterizzò tutti i fronti coinvolti.
Il conflitto viene analizzato nei suoi lati più umani: la violenza ed il suo “linguaggio”, le diserzioni e le condanne (con particolare attenzione ai casi relativi all’Imperial-regio esercito austro-ungarico ed alle minoranze nazionali che lo formavano), l’arte ed il suo ambivalente ruolo di propaganda e condanna del conflitto in atto, la tragedia civile, gli esodi, i rifugiati.
Nell’intento di scandagliare questi aspetti della realtà della Grande Guerra, la mostra intende offrire una lettura attuale del conflitto che ebbe un enorme impatto sulla collettività e sui singoli individui, coltivando la memoria del passato e la consapevolezza del presente.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
“Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria”, fino al 7 novembre 2017
Il Museo civico del Risorgimento di Bologna accoglie la ricerca artistica di Gianni Turin (Bagnoli di Sopra, 1959) nell’ambito dell’ampio progetto espositivo “DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” a cura di Sandro Gazzola. L’evento costituisce il momento finale di un percorso monografico avviato il 28 giugno scorso, per concludersi il 7 novembre 2017, che vede disseminate quindici opere dell’artista padovano e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna in sei diversi luoghi della città.
L’esposizione “Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” è concepita come una personale commemorazione della storia recente, materia viva ancora pulsante di traumi e contraddizioni che hanno lacerato il Novecento e la storia di Bologna, in un percorso di riflessione che invita il visitatore a ritrovare ragioni, cause e conseguenze di gesti e avvenimenti che oggi appaiono ancora incomprensibili.
Abile manipolatore nell’intreccio di materie diverse, Turin pone al centro della propria indagine i temi del sacrificio e della memoria attraverso creazioni in cui l’idea pittorica si contamina con materiali primari come il legno e il ferro, spesso oggetto di recupero, per espandersi dalla tela verso la dimensione formale di sculture o piccole architetture.
È il caso dell’opera polimaterica “Nero Assoluto”, realizzata nel 2008 e ispirata ai drammi delle trincee della Prima Guerra Mondiale, che l’artista ha scelto di porre in dialogo con la sezione del Museo civico del Risorgimento dedicata a questo evento bellico, in cui sono esposte armi, uniformi, articoli di giornale, manifesti, volantini e altre testimonianze dell’epoca.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“John Myers. La fine delle manifatture”, fino al 12 novembre 2017
In occasione della terza edizione, il Museo della Musica ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
John Myers cattura uno dei cambiamenti più importanti subiti nella seconda parte del Novecento dal paesaggio e dalla società inglesi: la fine delle manifatture e l’affermarsi del mondo dei magazzini, della logistica, della vendita al dettaglio e delle distese d’asfalto. Le sue fotografie sono state scattate fra il 1981 e il 1988 nella regione dell’Inghilterra che viene chiamata Black Country, nota come “l’officina del mondo”, negli anni del declino del settore manifatturiero e della trasformazione radicale del paesaggio industriale esistente.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Josef Koudelka. Paesaggi industriali”, fino al 12 novembre 2017
Foto/Industria riunisce per la prima volta le più affascinanti foto dei paesaggi industriali di Josef Koudelka. Alla fine degli anni ottanta, il fotografo decide di rivolgere l’obiettivo al paesaggio e alle sue trasformazioni ad opera dell’uomo contemporaneo, scegliendo un formato panoramico. Chiede sempre di poter visitare i siti prima di accettare gli incarichi e di essere completamente autonomo nella realizzazione delle immagini. In questi luoghi maestosi trova materiale per una straordinaria raccolta di nuove composizioni spettacolari, in una dimensione che pochi altri progetti possono uguagliare.
Josef Koudelka è rappresentato da Magnum Photos.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Luigi Crespi ritrattista nell’età di Papa Lambertini”, fino al 3 dicembre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”, la prima dedicata all’artista, letterato e mercante d’arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).
L’esposizione, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall’illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l’ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l’elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto.
Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d’Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.
Pur essendo soprattutto noto come autore del terzo tomo della “Felsina Pittrice” edito nel 1769, in prosecuzione dei due volumi pubblicati da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, Luigi Crespi infatti ha percorso con successo anche la carriera artistica, avviata nella bottega paterna fra la fine degli anni venti e gli inizi degli anni trenta del Settecento.
La sua produzione figurativa, in particolar modo quella rappresentata dal più congeniale genere del ritratto, rivela un autore sensibile al dialogo con la scienza moderna e con la libera circolazione delle idee dell’Europa cosmopolita. Nonostante l’impegno applicato anche all’ambito dell’arte sacra, cui Luigi si dedica almeno fino agli inizi degli anni settanta, è soprattutto nella ritrattistica che egli raggiunge esiti di grande finezza ed efficacia.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana.
È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Esercizi di stile”, fino al 7 gennaio 2018
Casa Morandi propone il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti.
Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, fino al 12 novembre 2017
La più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: “Volver” e “Animitas” (blanc).
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l’architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell’orizzonte dell’esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l’ineluttabilità dell’oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell’assente.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
“Vincent Fournier. Futuro passato”, fino al 19 novembre 2017
In occasione della terza edizione, MAMbo ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
Vincent Fournier, con “Futuro passato” (una delle 14 mostre della rassegna), esplora la finzione come se fosse una realtà parallela, alternando stile documentario e composizioni costruite. La sua opera propone un viaggio tra le utopie più rappresentative del XX e XXI secolo: l’avventura spaziale, l’architettura del futuro e l’intelligenza artificiale.
Quello di Fournier è un mondo in cui si può ricordare ciò che non è ancora avvenuto, ciò che avverrà domani.
Mostra realizzata con il sostegno di New Square Gallery, Lilla.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:00; giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:00
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
fino al 12 novembre 2017:
martedì, mercoledì e giovedì: ore 15:00 – 18:00
venerdì, sabato, domenica: ore 10:00 – 18:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 15:00 – 18:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00; domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 9:00 – 13:00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9:00 – 13:00; sabato: ore 9:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00; domenica: ore 15:00 – 18:00
4 ottobre (San Petronio): chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00