Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 15 a giovedì 21 dicembre.
IN EVIDENZA
– sabato 16 dicembre
ore 17:00 Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
“La moda etnica estone dal passato al futuro”
Inaugurazione della mostra, curata da Anu Hint e realizzata in collaborazione con l’Unione Stilisti Estoni e con il supporto del Ministero della Cultura dell’Estonia e della Fondazione Eesti Kultuurkapital.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
PER I BAMBINI
– sabato 16 dicembre
ore 15:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Officina degli errori: l’alfabeto delle macchine”
Laboratorio di Tinkering per ragazzi da 6 a 12 anni con Sara Ricciardi, INAF Bologna.
“Officina degli errori” è un ciclo di 4 appuntamenti dedicati al Tinkering, un metodo innovativo che insegna a “pensare con le mani”, ossia imparare costruendo macchine, oggetti e altro, applicandolo all’apprendimento delle discipline STEM: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Nel corso di questo laboratorio si utilizzeranno semplici materiali come carta e cartone per progettare e costruire alcuni semplici meccanismi ed ingranaggi per capire come può avvenire la trasmissione del movimento nelle macchine.
Durante l’attività i ragazzi potranno giocare mescolando la loro creatività e inventiva con qualche elemento hi-tech, senza paura di sbagliare!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 15 dicembre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– domenica 17 dicembre
ore 15:00 – 19:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
In occasione della mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky
“I rivoluzionari della domenica” Laboratorio aperto per bambini e famiglie.
In occasione dell’esposizione, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo sono connotati da un allestimento speciale con quattro zone tematiche che corrispondono ad altrettante proposte laboratoriali.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min. 8 persone).
Ingresso:
mostra e laboratorio adulti+bambini: adulti € 8,00 per il laboratorio + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale); bambini: € 8,00 per il laboratorio + € 5,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale)
laboratorio bambini: € 8,00 solo laboratorio
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:30 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Il Museo ri-Suona”
Visita sonata con i musicisti dell’Associazione QB Quanto Basta per bambini da 6 a 8 anni.
Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti di una lezione concerto in cui musicisti vi sveleranno i segreti della collezione di strumenti musicali del museo: Dalla voce al violino, dai liuti all’arpa, fino al flauto a becco, all’oboe barocco, al clarinetto, al sax e agli ottoni: strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà… anche da provare!
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
– giovedì 21 dicembre
ore 17:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Per il ciclo Giovedì sotto l’albero. Pomeriggi d’Arte al MAMbo per bambini dai 5 agli 11 anni. Laboratori a tema per giocare con l’arte e la creatività
“A Natale io vorrei…”
Sapevi che la parola “desiderio” ha a che fare con le stelle? Come se fosse un pensiero in grado di volare e raggiungere le persone a cui teniamo di più. Ispirati dalle opere “sospese” di Gilberto Zorio e Loris Cecchini, esprimeremo i nostri desideri e daremo loro forma e colore in leggere installazioni da appendere all’albero di Natale.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– venerdì 15 dicembre
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Presentazione del volume ‘Paolo Icaro. Faredisfarerifarevedere’ (Mousse Publishing, 2016)”
Intervengono Paolo Icaro, artista; Lara Conte, autrice del volume; Luca Cerizza, curatore e critico d’arte. Responsabile del CRRI (Centro di Ricerca Castello di Rivoli); Davide Ferri, curatore indipendente. Introduce Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo.
La ricerca di Paolo Icaro ha fornito un apporto del tutto originale ai linguaggi sviluppatisi tra gli anni Sessanta e Settanta, come l’Arte Povera, l’Arte Concettuale e la Process Art, imprimendo un particolare contributo al rinnovamento della scultura contemporanea.
La monografia che viene presentata al MAMbo, curata da Lara Conte, nasce da una ricerca decennale condotta sull’opera e i materiali dell’Archivio dell’artista. Ricostruisce l’intera vicenda creativa di Paolo Icaro con un percorso tematico teso a mettere in luce la sua poetica dagli anni Sessanta a oggi. Il libro, edizione italiano e inglese, riunisce materiali inediti, scritti dell’artista, antologia critica e apparati biobibliografici.
Presentazione organizzata in collaborazione con P420.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
ore 17:00 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 / La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili – via Marsala 7
Per la rassegna A zonzo per i musei: percorsi tra i patrimonio civici e delle antiche Opere Pie
“Visita guidata al Museo Davia Bargellini e a La QUADRERIA. Palazzo Rossi Poggi Marsili”
Con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Apertura straordinaria del museo dalle ore 17 alle ore 20.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 18:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti
“Natale sopra le righe”
Concerto per coro rivolto a grandi e piccini, eseguito dal gruppo “Sopra le Righe” con la regia di Gabriele De Pasquale.
Il concerto ripercorre la storia delle canzoni natalizie, dalle più tradizionali – come “Gloria in excelsis Deo” o “White Christmas” – a quelle più ritmate ed internazionali come “Joyful Joy”, “I Will Follow Him”, “Happy Christmas” e “Happy day”.
Ogni brano verrà introdotto con da alcune curiosità.
La compagnia “Sopra le Righe” è un gruppo teatrale musicale nato a Bologna nel 2016 sotto la direzione di Gabriele de Pasquale. I membri sono tutti ex coristi delle “Verdi Note” dell’Antoniano di Bologna che hanno voluto continuare a evolvere la propria esperienza musicale e abilità corali con un nuovo progetto teatrale che li vede coinvolti sia in veste di cantanti che di attori.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– sabato 16 dicembre
ore 12:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“Il Giovan Maria Damiani di Antonio Puccinelli”
Visita guidata con Otello Sangiorgi, responsabile Area Storia e memoria dell’Istituzione Bologna Musei.
La visita sarà occasione per rievocare l’epoca dell’Italia garibaldina, ripercorrendo le vicende esemplari del valoroso combattente Giovan Maria Damiani che fece parte dei Mille e partecipò a tutte le campagne d’Italia dal 1848 al 1867, a partire da un suo fiero e malinconico ritratto celebrativo di fine ‘800, normalmente non esposto al pubblico.
Damiani, nato a Piacenza nel 1832 ma bolognese d’adozione, ebbe una vita come un romanzo d’avventure, cui non mancò il tragico epilogo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– ore 15:00 – 18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky” Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Info: www.mambo-bologna.org
– domenica 17 dicembre
ore 10:30 Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
“La moda etnica estone dal passato al futuro”
Visita guidata alla mostra a cura di Giancarlo Benevolo, curatore del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 11:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna: visita guidata € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 11:00 – 16:30 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito della rassegna Il pane tra città e contado. Percorsi tra Bologna e Bentivoglio
“Dal Museo del Patrimonio Industriale al Museo della Civiltà Contadina”
Nella suggestiva cornice della Fornace Galotti plastici, modelli funzionanti e filmati consentono la ricostruzione della storia molitoria della città tra XV e XIX secolo e delle tecnologie impiegate, sottolineando il ruolo del vicino canale Navile: via di trasporto privilegiata per merci e passeggeri tra Bologna e il contado. Si raggiungerà poi, con bus dedicato, Villa Smeraldi a S. Marino di Bentivoglio per partecipare all’Open day del gusto di Natale dove si potrà assistere ad un laboratorio di panificazione, in collaborazione con i fornai del territorio.
Sarà l’occasione per “mettere le mani in pasta”, riscoprire il profumo del pane cotto nel forno a legna e assaporare i dolci natalizi della tradizione contadina.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 15 dicembre).
La rassegna “Il pane tra città e contado. Percorsi tra Bologna e Bentivoglio” è realizzata dal Museo del Patrimonio Industriale e dall’Istituzione Villa Smeraldi | Museo della Civiltà Contadina con il sostegno di IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 14:30 Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Chiesa di San Girolamo: gloria e splendore del barocco bolognese”
Testimone della ricchezza del monastero soppresso in età napoleonica, la Chiesa di San Girolamo conserva un prezioso coro ligneo del ‘500 e il più importante ciclo di pittura barocca ancora nel luogo originario, in cui vennero chiamati ad operarvi i più importanti “pennelli” della città. Un’occasione unica per visitare la chiesa, normalmente riservata ai funerali e alle celebrazioni liturgiche.
Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15:00 – 18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Natale in nummis” Conferenza di Paola Giovetti, responsabile Museo Civico Archeologico.
Un viaggio alla scoperta della Natività attraverso le monete e le medaglie conservate nel ricco Medagliere del Museo Archeologico con interessanti e costanti richiami alle arti figurative.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo spuntino elegante. Storia e tradizione della Mortadella a Bologna” Approfondimento per adulti.
Sin dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva dall’espressione latina murtatum farcimen che indicava un alimento ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell’olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all’interno delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”, artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788 dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell’Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l’impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13:00 di venerdì 15 dicembre).
Ingresso: biglietto museo
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky” Visita guidata alla mostra, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso: € 7,00 per la visita guidata + € 10,00 per l’ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Info: www.mambo-bologna.org
– martedì 19 dicembre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 19 dicembre il tema dell’incontro sarà “Il modello di barca a remi del Museo Egizio di Torino”. Con Laura Bentini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
– mercoledì 20 dicembre
ore 17:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“Il Nettuno di Giambologna” Visita guidata con Mark Gregory D’Apuzzo.
Al centro della sala dei bronzi del Museo Medievale è visibile una celebre opera eseguita dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne, noto come Giambologna, attivo per lunghi anni con la sua bottega a Firenze, ma che soggiornò più volte a Bologna per lavorare alla celebre fontana di piazza, il “Nettuno”, voluta dal vice-Legato pontificio, il Cardinale Pier Donato Cesi, nell’ambito di un processo di rinnovamento artistico cittadino.
Il “Nettuno” esposto è uno dei bozzetti preparatori modellati dall’artista per la grande scultura, identificato a Vienna e ricondotto a Bologna dal generale Luigi Ferdinando Marsili nel 1711. Esercizio di ardito virtuosismo, il nostro bronzetto presenta un artificioso risalto delle parti anatomiche e una minuziosa resa descrittiva. Nel modo di affrontare l’espressione del volto, concentrato e dalla forte tensione morale, è evidente l’omaggio tributato alla statuaria di Michelangelo, soprattutto al “Mosè” in San Pietro in Vincoli a Roma.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– giovedì 21 dicembre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 21 dicembre il tema dell’incontro sarà “La testa del faraone Apries”. Con Laura Bentini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
MOSTRE
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, fino al 13 maggio 2018
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.
La mostra “REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky”, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei, è realizzata grazie a una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo cui appartengono i due curatori, Evgenia Petrova, che ne è vicedirettore, e Joseph Kiblitsky.
L’esposizione intende mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 ma anche, come evidenzia Evgenia Petrova: «riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra».
Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Alt’man, Natal’ja Gončarova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri, per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
In parallelo dell’esposizione, in tutta la città si svolge “Intorno a Revolutija”, un ricco programma collaterale cui partecipe le principali istituzioni culturali cittadine. La grande mostra rappresenta infatti l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta come un grande laboratorio in grado di lavorare sul tema comune dei cento anni della Rivoluzione d’Ottobre e affrontarlo da molteplici punti di vista.
Un articolato progetto educativo a cura del Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con Senza Titolo e CMS.Cultura, è stato messo a punto per soddisfare il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei visitatori per tutta la durata dell’esposizione.
Info: www.mostrarevolutija.it – www.mambo-bologna.org
“Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale”, fino al 6 maggio 2018
Con il focus espositivo “Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale” il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.
Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale.
La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente, componendone uno spaccato rappresentativo degli sviluppi più rilevanti, soprattutto in area emiliana, nel corso di oltre quarant’anni.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei 146 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
I lavori di tale collezione, “involontaria” in quanto priva di un organico indirizzo distintivo, appartengono il più delle volte a una produzione di non facile classificazione, che può essere definita “minore”, apparendo talvolta perfino di statuto artistico incerto, come nel caso delle lettere e dei messaggi stupendamente decorati spediti per posta da Luciano Bartolini. Tuttavia, il loro addensarsi intorno alla personalità di Daolio le rende, nel loro insieme e nella corrispondenza di complicità affettive che sottendono, sintomatiche di un metodo di lavoro originale, costantemente rivolto verso l’insorgenza di fenomeni e di talenti nascenti, osservati e interpretati con disinteressata e selettiva partecipazione.
Info: www.mambo.bologna.org
“I gioielli di Elsa” di Sarah Mazzetti, fino al 7 gennaio 2018
In occasione di BilBOlBul, la Biblioteca del MAMbo ospita una mostra per bambini e adulti tutta incentrata sul libro a fumetti per l’infanzia “I gioielli di Elsa” di Sarah Mazzetti (Canicola, 2017).
Il libro racconta la scalata al successo della piccola Elsa – grazie a un’invenzione nata giocando – l’improvviso crollo della sua carriera e un viaggio simbolico attraverso il bosco che le permette di riscoprire se stessa e tornare bambina. L’opera è disseminata di citazioni che derivano da una profonda cultura grafica e artistica e dall’amore dichiarato dell’autrice per i classici Disney. Il retaggio dei più grandi illustratori, maestri del fumetto per ragazzi del ‘900, da Antonio Rubino a Winsor McCay, da Grazia Nidasio a Lyonel Feininger si fonde con la scena sperimentale del disegno contemporaneo: Brecht Vandenbroucke, Blexbolex e Pendleton Ward di Adventure time.
L’autrice sceglie di raccontare con una sapiente bicromia di verde e rosso; le tavole sono straordinari giochi di composizione mentre il segno è morbido ed elegante. In un mondo di personaggi grotteschi è lo stile e la cura dei dettagli che svolge un grande ruolo pedagogico sollecitando un’osservazione che restituisce il piacere della scoperta.
In mostra, oltre alle tavole originali, una sezione dedicata a materiali inediti che fanno luce sulla fase preparatoria, insieme a un’opera che Sarah realizzerà site specific.
Il volume nasce in collaborazione con il Festival Uovo Kids, Funder 35 e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“La tradizione che continua: un presepio della Manifattura Minghetti”, fino al 14 gennaio 2018
L’esposizione di un presepio di collezione privata, realizzato dalla fabbrica bolognese dei Minghetti (1850-1989), consente di portare alla luce un aspetto poco noto dell’attività di questa illustre manifattura artistica, conosciuta principalmente per le preziose maioliche, molto apprezzate anche in Europa e negli Stati Uniti.
La mostra, curata da Nicoletta Barberini Mengoli e Mark Gregory D’Apuzzo in collaborazione con Fernando e Gioia Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare), intende infatti far riemergere la memoria di una produzione, quella di statuette presepiali, cui la celebre famiglia di ceramisti si dedicò, recuperando una consolidata tradizione artigianale e artistica locale.
Oltre al gruppo di tredici statuette del presepio esposto, pochi altri ne restano oggi a testimoniare un’attività documentata per altro dalle fotografie a corredo dei listini di vendita della Manifattura Minghetti, in cui si riscoprono proprio i prototipi dei nostri esemplari: ad esempio il presepio della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Bologna o quello della chiesa di San Pietro in Casale, che conta qualche statuetta in più.
Il presepio in mostra si compone di statuette di piccola e media grandezza, realizzate in terracotta a stampo, dipinta a freddo e poi rifinita a mano. Le figure variano per dimensioni dai 20 ai 40 cm e riprendono nelle tipologie e nelle caratteristiche la tradizione affermatasi a
Bologna grazie all’opera di insigni scultori, come Angelo Gabriello Piò, Filippo Scandellari, Giacomo De Maria e Gaetano Catenacci.
Nel presepio esposto, oltre alla Natività con la Madonna e il Bambino, modellati in un unico blocco, sono presenti i tre Re Magi e altri personaggi che per consuetudine narrativa partecipano alla gioia della nascita di Gesù, accorrendo a rendergli omaggio. Tra queste l’Ovarola, la contadinella che porta al Bambino le uova come dono e per nutrimento; il Dormiglione appesantito dal vino bevuto, come solitamente rivela la fiasca che gli sta vicino ad eccezione del nostro esemplare, che sonnecchia indifferente nonostante la confusione generata dall’evento; e la Meraviglia, la donna del popolo che, stupita dalla nascita del Bambino, a braccia aperte la annuncia al mondo.
Anche le altre figure di contorno rientrano nella tradizionale messa in scena della Notte di Betlemme e dell’Epifania, come già accade per altri esemplari in terracotta, che fanno parte della raccolta permanente del Museo Davia Bargellini, posti in questa occasione in dialogo con le statuette Minghetti.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Bella Impresa! Storie di lavoro e ordinario coraggio”, fino al 7 gennaio 2018
La crisi economica e produttiva di questi ultimi anni ha colpito duramente anche le regioni del nord più industrializzato, con tassi di disoccupazione che non si vedevano dal primo dopoguerra. Il tessuto industriale, salvo poche e pregiate realtà, è stato fortemente danneggiato. Eppure, nel mezzo di una crisi senza precedenti per durata e per entità, i lavoratori ancora una volta si mostrano non immemori di una storia che li ha plasmati, nell’idea che dal peggio può sempre nascere qualcosa di buono e di nuovo.
La cooperazione, anche in un passato più lontano, fu lo strumento più idoneo a sostenere un modello di sviluppo capace di coniugare crescita economica ed equità sociale, grazie anche a un protagonismo positivo delle istituzioni locali, che allora promossero una grande partecipazione democratica intorno al tema della costruzione dei servizi e delle infrastrutture. Allora si trattò di costruire; ora si è trattato di salvare quello che stava morendo o di inventarsi un lavoro nuovo dalle ceneri del vecchio diventato obsoleto.
La distribuzione geografica in Italia del fenomeno dei workers buyout – lavoratori dipendenti che rilevano la proprietà di aziende in crisi per salvaguardarne e rilanciarne la continuità produttiva attraverso un assetto gestionale cooperativo – è particolarmente rilevante nel centro-nord Italia. Non mancano tuttavia esempi significativi, illustrati nella mostra e nel volume che la accompagna, in altre regioni, come nel Lazio, in Campania, in Sardegna e in Sicilia, regione dove la perdita e la riconquista del lavoro si intrecciano a storie di criminalità organizzata.
L’esposizione, realizzata dall’Associazione TerzoTropico e dall’Associazione Paolo Pedrelli – Archivio Storico C.d.L.M di Bologna, si propone di narrare, attraverso le fotografie di Ivano Adversi, le storie di lavoratori che si sono rimboccati le maniche, che hanno difeso la loro azienda fino a farsene carico definitivamente. Si è cercato di farlo attraverso una ricerca fotografica sull’intero territorio nazionale e la raccolta della memoria di quanto costruito attraverso i casi di 40 società cooperative, di cui sono state ritratte le maestranze al lavoro.
Un progetto fotografico che mette al centro i lavoratori e le lavoratrici di aziende di cui ora sono anche titolari, la loro storia, la storia dei loro sforzi per sostenere un impegno imprenditoriale consapevole, la loro visione della società.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Esercizi di stile”, fino al 7 gennaio 2018
Casa Morandi propone il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti.
Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Info: www.mambo-bologna.org
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: giovedì: ore 9-14; sabato e domenica: ore 10-18.30
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13