Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 13 a giovedì 19 ottobre.
IN EVIDENZA
– sabato 14 ottobre
ore 10:00 – 19:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14 / Casa Morandi – via Fondazza 36
“Giornata del Contemporaneo AMACI”
Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in qualità di museo associato AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, aderisce alla tredicesima edizione della Giornata del Contemporaneo. Come ogni anno, la Collezione Permanente MAMbo e quella del Museo Morandi, così come la mostra antologica di Christian Boltanski “Anime. Di luogo in luogo”, sono aperte al pubblico a titolo gratuito dalle ore 10:00 alle ore 19:00.
Appuntamento da non perdere è la prèmiere bolognese di “Controfigura”, opera filmica dell’artista Rä di Martino – recentemente vincitrice del prestigioso Eurimages Lab Project Award al Karlovy Vary Film Festival – proposta in anteprima mondiale alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nella sezione fuori concorso Il Cinema nel Giardino.
Sabato 14 ottobre alle 18:30, in sala conferenze MAMbo, Rä di Martino dialoga con Lorenzo Balbi, responsabile Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei e direttore artistico MAMbo. Si prosegue alle ore 19 con la proiezione del film, nell’ambito della circuitazione in spazi museali prevista dal progetto “Museo chiama Artista”, che tocca le sedi della rete AMACI (ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili).
Una seconda proiezione in un contesto propriamente cinematografico è prevista lo stesso giorno alle 20:30 al Cinema Lumière, in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna.
Durante la Giornata del Contemporaneo, diversi sono gli appuntamenti per il pubblico proposti dal Dipartimento educativo MAMbo: alle 16:00 si terrà un laboratorio per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni ispirato all’opera “Abbassamento” (1992) di Liliana Moro, presente nella sezione Focus on Contemporary Italian Art della Collezione Permanente. L’artista è autrice dell’immagine guida della giornata AMACI 2017, dal titolo “Pane quotidiano”.
Per chi desidera visitare la mostra temporanea “Anime. Di luogo in luogo” con un’introduzione all’opera di Christian Boltanski, dalle 15:00 alle 19:00 i mediatori del Dipartimento educativo saranno a disposizione del pubblico nel foyer del museo, mentre alle 16:00 terranno una visita guidata alla Collezione Permanente MAMbo.
Ma non è solo la sede di via Don Minzoni a celebrare i linguaggi del contemporaneo il 14 ottobre: a Casa Morandi inaugura alle 17 il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti. Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
– sabato 14 ottobre
ore 10:00 e ore 11:15: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica II” (III incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 19 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 19 a 24 mesi; alle ore 11:15 per bambini da 24 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l’attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l’incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Come funziona?” Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni.
Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano e osservare alcuni fenomeni naturali presenti nella vita di tutti i giorni può trasformarsi in un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi della meccanica, elettricità, ottica.
Attraverso esperimenti semplici ma significativi, ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il laboratorio “Come funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità ed approfondimenti sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la voglia di conoscere e capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla loro curiosità, i partecipanti potranno scoprire come far funzionare una pila con le mani, come non ustionarsi immergendo la mano nell’acqua che bolle, come gonfiare un palloncino senza toccarlo e come ottenere una “colla magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e scoprire cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben venute in un’attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli adulti) presenti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13:00 di venerdì 13 ottobre).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/musica
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– sabato 14 ottobre
ore 9:00 – 13:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“In punta di bulino. Francesco Francia e gli incisori italiani del Rinascimento”
In occasione del cinquecentenario della morte di Fracesco Raibolini, detto “il Francia”, uno dei massimi esponenti dell’arte italiana del XV e dell’inizio del XVI secolo, l’Accademia Italiana di Studi Numismatici organizza un convegno di studi.
Il Francia, infatti, oltre che eccellente nell’arte della pittura, fin dal 1485 iniziò ad avvicinarsi all’arte dell’oreficeria, dell’incisione di conii e della realizzazione di medaglie divenendo, anche in questo campo, un esponente di primo piano nel panorama italiano. Un panorama, quello dell’arte della moneta e della medaglia nella Penisola tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI vede un vero e proprio proliferare di talenti e di capolavori.
Moderatrice della giornata di studi sarà Paola Giovetti, responsabile del Museo Civico Archeologico di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
In occasione della Festa Internazionale della Storia
“Veleni e contravveleni: la grande illusione della panacea universale”
Spettacolo dell’Associazione Culturale Teatro – Storia.
Testo di Mara Vapori in collaborazione con Silvia Stagni. Interpreti: Massimiliano Buldrini, Silvia Bruni, Luca Comastri, Alessandra Cortesi, Claudio Frascari, Mara Vapori e Hendry Proni. Musiche a cura di Mirko Mungari. Introduzione di Elena Lorenzini.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“Elettronica fredda ed elettronica calda”
Per “Rock Insight”, lezione di rock e dintorni con Valerio Corzani.
Valerio Corzani racconta Kraftwerk e Prince.
Nel 1977 i Kraftwerk pubblicano “Trans-Europe Express”. Nel 1987 Prince pubblica “Sign o’ the Times”.
“Rock Insight” è il nuovo ciclo di quattro incontri che mette in fila (per affinità o antitesi) una serie di temi nevralgici dell’immaginario e della storia del rock: la psichedelia, l’utilizzo dell’elettronica, l’esotismo e il carisma scenico.
Il critico musicale, presentatore radiofonico e musicista Valerio Corzani, alternando il racconto alle proiezioni video, ha architettato un percorso sorprendente che sovrappone escursioni cronologiche, analisi musicologiche, accenni alla tecnica strumentale e a quella produttiva. Il tutto mantenendo ben saldo lo zoom sul profilo dei musicisti e sul tema che li lega ed esplorando traiettorie che riportano puntualmente gli astanti ad una serie di anniversari. Nel settimo anno degli ultimi quattro decenni del secolo scorso – 1967, 1977, 1987, 1997 – succedevano infatti cose molto importanti che hanno segnato, illuminato e fatto deflagrare la storia del rock…
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 6,00 intero / € 5,00 ridotto (possessori Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni)
Info: www.museibologna.it/musica
– domenica 15 ottobre
ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 10:30 Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” – via di Casaglia 3
In occasione della Festa Internazionale della Storia
“Il cantiere neoclassico di Villa Spada”
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 15:00 Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un’occasione per riflettere sulla memoria e sull’identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna: visita guidata € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 15:00 Chiesa di San Girolamo della Certosa – via della Certosa 18
“Un inno alla vita di Cristo: il ciclo di teleri di San Girolamo della Certosa”
Visita guidata con Antonella Mampieri, Musei Civici d’Arte Antica.
Il gruppo di 9 grandi dipinti concepiti e commissionati per decorare l’interno della chiesa certosina di san Girolamo ha un unico tema conduttore, la vita di Cristo, dalla nascita al Giudizio Universale.
Affidati ad alcuni dei maggiori pittori bolognesi della generazione successiva ai Carracci e a Guido Reni (Giovanni Andrea ed Elisabetta Sirani, Francesco Gessi, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Maria Bibiena e Domenico Maria Canuti), questi dipinti permettono di analizzare i diversi stili e linguaggi narrativi per raccontare una storia sempre attuale, che lascia spazio alla creatività dell’artista, ma anche alla riflessione teologica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
In occasione della mostra Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme
“Caratteri per tutti”
Incontro con Elisa Rebellato, co-curatrice della mostra, dedicata alla figura di Francesco Simoncini, imprenditore e progettista di caratteri da stampa.
Chi non ha mai letto un libro Einaudi o cercato un numero di telefono sulle Pagine Gialle? Quei testi furono a lungo composti con i caratteri disegnati e realizzati a Bologna dalle Officine Simoncini. Attraverso gli oggetti, i documenti, le fotografie e i filmati esposti in mostra la visita ripercorre le vicende di Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini.
Sotto la sua guida, l’azienda divenne presto leader in Italia nella produzione di matrici per macchine Linotype. Metodo Simoncini è il nome del brevetto più importante ottenuto dall’azienda, ma è anche una chiave interpretativa dell’attività di Francesco Simoncini, che seppe far crescere la propria azienda con metodo, mantenendo sempre alta l’attenzione sia verso i dipendenti sia verso i destinatari dei suoi prodotti, i lettori. Dopo aver illustrato le fasi di produzione di un carattere per Linotype e le innovazioni racchiuse nel brevetto, la visita presenta i caratteri Simoncini di maggior rilievo per la storia della stampa e dell’editoria non solo italiane: il Garamond Simoncini, il Delia, l’Aster, il Selene, il Permanent, giunti nelle mani di ogni lettore.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13:00 di venerdì 13 ottobre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 16:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“‘La scimmia che mangiava la frutta’: musica e diritti tra guerre editoriali, privilegi e proprietà intellettuale”
Visita guidata tra i tesori bibliografici con Cristina Targa e Giuseppe Ayroldi Sagarriga, nell’ambito della seconda edizione de “Il cammino dei diritti festival delle biblioteche specializzate di Bologna”, festival organizzato dalla rete “Specialmente in Biblioteca” per proporre un approfondimento sul tema dei diritti umani e di cittadinanza.
Il programma delle iniziative offre una prospettiva originale e molteplice sul tema, grazie all’ampia gamma di linguaggi utilizzati che comprendono anche teatro, cinema, musica. Gli appuntamenti vedono uno scambio di sedi fra le diverse biblioteche, così da creare una circolarità di pubblico e permettere ai frequentatori abituali di conoscere anche le altre realtà bibliotecarie specializzate di Bologna.
Lungo e sofferto è stato il percorso per arrivare alla piena tutela dei diritti nel mondo della musica in Italia, si è dovuto attendere centinaia di anni fino alla costituzione delle Società degli Autori che ratificarono e disciplinarono tale diritti. Un faticoso cammino verso i diritti che ha lasciato tangibili e interessanti tracce materiali tra i preziosi documenti del Museo della Musica.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/musica
– martedì 17 ottobre
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito del ciclo Il mercato della musica
“SIAE e diritti connessi”
Incontro con Massimo Benini, membro Commissione Musica Nazionale SIAE e Presidente Evolution società di collecting di diritti connessi, e Raffaella Pellegrino, avvocato.
L’incontro è dedicato al tema dei diritti. Come gestire e far fruttare i diritti derivanti dalle esecuzioni discografiche, cosa sono le edizioni discografiche, come funziona la SIAE e quali sono le possibilità che offre alla giovane imprenditoria musicale.
“Il mercato della musica” è un un ciclo di incontri per lo sviluppo dell’imprenditorialità musicale e per il rafforzamento delle competenze gestionali e manageriali in questo settore, organizzato da Bologna Città della musica UNESCO, in collaborazione con Incredibol! – l’Innovazione Creativa di Bologna. L’iniziativa, rivolta a giovani musicisti e operatori dell’ambito musicale, si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti di base per l’avvio di una attività professionale in ambito musicale, lo sviluppo di progetti d’impresa sostenibili economicamente, nonché una maggiore consapevolezza degli strumenti a disposizione per una corretta gestione dei propri prodotti, lavori e opere musicali.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi dal 10 ottobre al 28 dicembre alle ore 17:00. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 17 ottobre il tema dell’incontro sarà “La viabilità a Bononia: i miliari”. Con Anna Dore.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
– giovedì 19 ottobre
ore 17:00 Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito della rassegna L’arte giapponese dalle origini alla fine del 12° secolo
“Il periodo Nara (710-794)”
Conferenza di Alessandro Guidi.
L’8° secolo, che coincide più o meno con il periodo storico-artistico dai giapponesi chiamato Nara, vede soprattutto la splendida fioritura dell’arte buddhista, con una produzione di opere di grande bellezza, particolarmente nella scultura e nell’architettura.
La rassegna “L’arte giapponese dalle origini alla fine del 12° secolo” prevede un ciclo di conferenze con cui il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale intende affrontare l’arte giapponese dal punto di vista dello sviluppo storico, partendo dalla sorprendente espressività dell’arte preistorica per arrivare alla raffinata arte di corte del “periodo Heian”.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito del ciclo Il mercato della musica
“Suonare dal vivo”
Incontro con Luca Bernini e Michele Annechini della agenzia di management Gibilterra, che rappresenta Vinicio Capossela, Baustelle, le Luci della Centrale Elettrica.
A chiusura del ciclo di incontri “Il mercato della musica”, il focus si sposta sugli aspetti e le figure della musica dal vivo: cos’è una agenzia di management, come organizzare un festival musicale, quali sono gli obblighi per gli artisti e per chi organizza un concerto, gli showcases e i rapporti con le aziende per eventuali sponsorship.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica
ore 17:00 Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi dal 10 ottobre al 28 dicembre alle ore 17:00. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 19 ottobre il tema dell’incontro sarà “Le acque a Bononia”. Con Marinella Marchesi.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
MOSTRE
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”, fino al 12 novembre 2017
La mostra è dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant’anni e sono tuttora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.
L’esposizione è stata ideata da “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, progetto multidisciplinare che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci accompagna ogni giorno.
“Metodo Simoncini” delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastignano, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all’avanguardia del settore della progettazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d’inchiostro e pixel, poco o nulla sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprenditore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un’esperienza immersiva e multimediale con un allestimento ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitatore con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante processo di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype.
Si prosegue con la presentazione del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratteri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e offrono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all’estero: tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Sportivo, Il Resto del Carlino, La Domenica del Corriere.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Follie, scappare dalla guerra rincorrere la guerra”, fino al 5 novembre 2017
La mostra è incentrata sugli aspetti tragicamente folli legati da un lato allo spirito di esaltazione e dall’altro ai traumi psicologici che caratterizzarono la prima guerra mondiale.
Realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino Aurisina, l’esposizione fa parte del progetto pluriennale “Voci di guerra in tempo di pace” che ha ottenuto dal Governo Italiano il riconoscimento ufficiale per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale e gode del patrocinio di diverse Regioni Italiane.
L’associazione tra “guerra” e “follia” è ricorrente e la Grande Guerra da questo punto di vista non fa eccezione: milioni di morti, invalidi, vedove, orfani, portarono al crollo dell’Europa della Belle Époque e fecero traballare il mito del progresso senza fine che le conquiste scientifiche e culturali avevano tratteggiato a partire dall’Illuminismo.
Nella mostra, attraverso fotografie, testi, illustrazioni, documenti, contributi storici e un apparato didattico-informativo si affrontano alcuni aspetti di tale follia: in particolare il “volontarismo”, che diede il via a una corsa esaltata e spesso incosciente, verso un conflitto che si dimostrerà ben diverso rispetto alle aspettative di chi vi prese parte di propria iniziativa.
In particolare il percorso espositivo si concentra sugli gli eventi accaduti tra il 1916 ed il 1917 sul fronte Isontino, che portarono tanti, soldati e civili, a “scappare dalla guerra”, o almeno a tentare la fuga da quell’immane orrore. Al contempo, attraverso la ricostruzione delle vicende personali di alcuni tra i tanti volontari cosidetti “irredenti”, si analizzano le motivazioni che, soprattutto allo scoppio del conflitto, spinsero giovani e meno giovani di cultura o di sentimenti italiani a “rincorrere la guerra”, con l’arruolamento volontario in un esercito che li avrebbe posti automaticamente tra i “traditori” dell’impero natio.
Trova spazio in mostra anche il tema del trauma psicologico, della fuga fisica ma anche mentale dalla mostruosità quotidiana della guerra, che caratterizzò tutti i fronti coinvolti.
Il conflitto viene analizzato nei suoi lati più umani: la violenza ed il suo “linguaggio”, le diserzioni e le condanne (con particolare attenzione ai casi relativi all’Imperial-regio esercito austro-ungarico ed alle minoranze nazionali che lo formavano), l’arte ed il suo ambivalente ruolo di propaganda e condanna del conflitto in atto, la tragedia civile, gli esodi, i rifugiati.
Nell’intento di scandagliare questi aspetti della realtà della Grande Guerra, la mostra intende offrire una lettura attuale del conflitto che ebbe un enorme impatto sulla collettività e sui singoli individui, coltivando la memoria del passato e la consapevolezza del presente.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
“Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria”, fino al 7 novembre 2017
Il Museo civico del Risorgimento di Bologna accoglie la ricerca artistica di Gianni Turin (Bagnoli di Sopra, 1959) nell’ambito dell’ampio progetto espositivo “DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” a cura di Sandro Gazzola. L’evento costituisce il momento finale di un percorso monografico avviato il 28 giugno scorso, per concludersi il 7 novembre 2017, che vede disseminate quindici opere dell’artista padovano e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna in sei diversi luoghi della città.
L’esposizione “Gianni Turin. DIFFUSA 17 – Sacrificio e memoria” è concepita come una personale commemorazione della storia recente, materia viva ancora pulsante di traumi e contraddizioni che hanno lacerato il Novecento e la storia di Bologna, in un percorso di riflessione che invita il visitatore a ritrovare ragioni, cause e conseguenze di gesti e avvenimenti che oggi appaiono ancora incomprensibili.
Abile manipolatore nell’intreccio di materie diverse, Turin pone al centro della propria indagine i temi del sacrificio e della memoria attraverso creazioni in cui l’idea pittorica si contamina con materiali primari come il legno e il ferro, spesso oggetto di recupero, per espandersi dalla tela verso la dimensione formale di sculture o piccole architetture.
È il caso dell’opera polimaterica “Nero Assoluto”, realizzata nel 2008 e ispirata ai drammi delle trincee della Prima Guerra Mondiale, che l’artista ha scelto di porre in dialogo con la sezione del Museo civico del Risorgimento dedicata a questo evento bellico, in cui sono esposte armi, uniformi, articoli di giornale, manifesti, volantini e altre testimonianze dell’epoca.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Luigi Crespi ritrattista nell’età di Papa Lambertini”, fino al 3 dicembre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”, la prima dedicata all’artista, letterato e mercante d’arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).
L’esposizione, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall’illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l’ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l’elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto.
Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d’Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.
Pur essendo soprattutto noto come autore del terzo tomo della “Felsina Pittrice” edito nel 1769, in prosecuzione dei due volumi pubblicati da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, Luigi Crespi infatti ha percorso con successo anche la carriera artistica, avviata nella bottega paterna fra la fine degli anni venti e gli inizi degli anni trenta del Settecento.
La sua produzione figurativa, in particolar modo quella rappresentata dal più congeniale genere del ritratto, rivela un autore sensibile al dialogo con la scienza moderna e con la libera circolazione delle idee dell’Europa cosmopolita. Nonostante l’impegno applicato anche all’ambito dell’arte sacra, cui Luigi si dedica almeno fino agli inizi degli anni settanta, è soprattutto nella ritrattistica che egli raggiunge esiti di grande finezza ed efficacia.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, fino al 12 novembre 2017
“Anime. Di luogo in luogo” è la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: “Volver” e “Animitas” (blanc).
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l’architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell’orizzonte dell’esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l’ineluttabilità dell’oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell’assente.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche: archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:00; giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:00
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
fino al 12 novembre 2017:
martedì, mercoledì e giovedì: ore 15:00 – 18:00
venerdì, sabato, domenica: ore 10:00 – 18:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 15:00 – 18:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00; domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 9:00 – 13:00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
4 ottobre (San Petronio): aperto ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9:00 – 13:00; sabato: ore 9:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00; domenica: ore 15:00 – 18:00
4 ottobre (San Petronio): chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00