IN EVIDENZA
– venerdì 10 novembre
ore 17:00 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“L’Apollino di Canova”
Visita guidata con Antonella Mampieri, Musei Civici d’Arte Antica.
Recentemente riattribuito ad Antonio Canova, l’Apollino è una delle sue opere giovanili, scomparsa dai cataloghi dal 1839, quando la prestigiosa collezione parigina del suo proprietario, Giovanni Battista Sommariva, venne messa all’asta.
In 15 minuti verrà ripercorsa la sua vicenda, riannodando il filo della storia dell’arte.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– sabato 11 novembre
ore 12:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“99 anni dopo: Il Bollettino della Vittoria”
Visita guidata con Otello Sangiorgi, responsabile Area Storia e Memoria dell’Istituzione Bologna Musei.
Il proclama firmato dal Comandante supremo dell’esercito italiano Armando Diaz il 4 novembre 1918 a conclusione della prima guerra mondiale ebbe un’importanza decisiva sia nell’immediato, sia nei tempi successivi.
Quando fu scritto rese chiaro a tutti, italiani, alleati e nemici, chi avesse vinto la guerra e chi invece l’avesse perduta; la cosa poteva non essere così evidente, dal momento che, al momento dell’armistizio, le truppe austro-ungariche occupavano ancora vaste zone dell’Italia.
Nei decenni successivi, il cosiddetto “Proclama della Vittoria” conobbe una popolarità ancora maggiore: il suo testo venne posto sulle facciate dei Municipi, in tutte le caserme, nelle scuole, nei monumenti, ma anche diffuso da cartoline, stampe, libri scolastici, e letto, insegnato e imparato a memoria da generazioni di italiani.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
– mercoledì 15 novembre
ore 17: Museo Morandi – via Don Minzoni 14
Nell’ambito del Quarto d’ora accademico
“Giorgio Morandi. Oggetto”
Visita guidata con Lorenzo Balbi, responsabile Arte Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.
La visita guidata propone un’analisi del tema dell’oggetto come presenza, colore, forma, massa, luce, spazio, ombra, nelle rigorose composizioni delle nature morte morandiane.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.mambo-bologna.org
PER I BAMBINI
– sabato 11 novembre
ore 10:00 e ore 11:15 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
In occasione della rassegna The Best of
“Mamamusica III” (II incontro) Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 36 mesi e genitori.
Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 24 a 36 mesi.
Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.
Uno spazio musicale speciale, emozionante ed inclusivo per grandi e piccolissimi in cui l’attenzione si concentra esclusivamente sui suoni. Canti e ritmi provenienti da repertori molto diversi, un avvolgente abbraccio di suoni scandito anche da intensi silenzi, in cui adulti e bambini costruiscono una relazione comunicativa unica, per scoprire e riscoprire l’ incanto di esprimersi attraverso la musica.
Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.
Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Officina degli errori: scribbling machines” Laboratorio di Tinkering per ragazzi da 6 a 12 anni.
Officina degli errori è un ciclo di 4 appuntamenti dedicati al tinkering, un metodo innovativo che insegna a “pensare con le mani”, cioè imparare costruendo macchine, oggetti e altro, applicandolo all’apprendimento delle discipline STEM: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Nel corso di questo primo laboratorio si utilizzeranno materiali di recupero per costruire una macchina che scarabocchia ovvero una scribbling machine.
I ragazzi costruiranno un piccolo circuito con una batteria e un motorino che azionerà la loro macchina personalizzata. Durante l’attività si reinventano oggetti e materiali comuni per scopi inusuali, mescolando carta scotch e pennarelli a qualche elemento hi-tech.
I ragazzi potranno così giocare, inventare ed esplorare le mille variabili in gioco, senza paura di sbagliare: perché non esistono due macchine per scarabocchiare uguali!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 10 novembre).
Ingresso: € 5,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
– domenica 12 novembre
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Domenica al museo. Il filo della memoria” Laboratorio per bambini e ragazzi da 9 a 11 anni.
Se la memoria fosse uno scrigno o un forziere segreto, cosa meriterebbe di essere conservato per sempre? E se fosse come un labirinto intricato, quale filo ci aiuterebbe a non perdere l’orientamento tra i nostri pensieri? Un percorso per esplorare i diversi aspetti della memoria e scegliere i ricordi più preziosi, sapendo che comprendere chi eravamo è fondamentale per capire chi siamo oggi e chi vorremmo essere in futuro.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 5,00
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
– sabato 11 novembre
ore 14:45 Accademia di Belle Arti di Bologna – via delle Belle Arti 54
Nell’ambito di Certosa di Bologna. Appuntamenti 21 ottobre – 11 novembre 2017
“Farpi Vignoli artista bolognese del ‘900”
Presentazione del Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Enrico Fornaroli e dello scultore Mauro Mazzali, con visione di una video-intervista a Vignoli realizzata nel suo studio di Poggio Grande di Castel San Pietro. A seguire visita guidata alle opere conservate nel Collegio Artistico Venturoli, istituto di via Centotrecento che ospitò l’artista dal 1919 al 1927.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15:00 – 18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei a partire da sabato 11 novembre, e per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Villanova e Verucchio. Un’antica storia comune”
Presentazione della mostra in corso al MUV – Museo della civiltà Villanoviana fino al 10 giugno 2018. Con Paola Poli.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna #novecento. I musicisti raccontano i musicisti
“Straight, no chaser”
Per “Jazz Insight”, narrazione musicale con Emiliano Pintori, pianoforte, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Dedicato a Thelonious Monk (1917-1982).
Il mondo suggestivo ed enigmatico di Thelonious Monk (Rocky Mount, 1917 – Weehawken, 1982), uno dei personaggi più significativi non solo del jazz, ma della musica americana tout court del ‘900.
Soprannominato “il Gran Sacerdote del be-bop”, la sua influenza è stata fondamentale ed eterogenea, non esercitandosi solo in ambito jazzistico, ma divenendo figura di riferimento all’interno di numerose avanguardie (in particolare europee) e ottenendo l’attenzione degli ambienti accademici. Al di là delle marginali note sulle sue stranezze ed eccentricità, la figura di Monk non smette di sorprenderci: entrare nel suo mondo sonoro significa sperimentare il genio di uno dei più originali e rigorosi compositori del secolo passato, oltreché un pianista dallo stile unico e inimitabile.
È possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito www.museibologna.it/musica.
Ingresso: € 6,00 intero / € 5,00 ridotto (possessori Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni)
Info: www.museibologna.it/musica
ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
– domenica 12 novembre
ore 10: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.
Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.
Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9:00 alle 17:00) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Il percorso si svolgerà soltanto al raggiungimento di minimo sei partecipanti.
Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 10:30 Museo Medievale – via Manzoni 4
“I corali di San Giacomo Maggiore”
Visita guidata con Alfredo Vitolo, Musei Civici d’Arte Antica.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 10:30 e ore 16:00 Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Musica da vedere… di domenica!”
Visita guidata alla scoperta delle collezioni del Museo della Musica con Giuseppe Ayroldi Sagarriga.
Un percorso guidato attraverso sei secoli di storia della musica parlando di libri, dipinti, strumenti a partire da Palazzo Sanguinetti, splendido palazzo storico sede del museo.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/musica
ore 11:30 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
In occasione di FOTO/INDUSTRIA
“Josef Koudelka. Paesaggi industriali” Visita guidata alla mostra a cura di François Hébel.
Iscrizione obbligatoria su: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-visita-guidata-alla-mostra-di-josef-koudelka-38681933705?utm_source=newsletter&utm_medium=banner%2C%20email%2C%20link&utm_campaign=Coesia_in
È richiesto il badge FOTO/INDUSTRIA.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico – www.mast.org
ore 15:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei.
Il percorso, recentemente rinnovato, include anche una sezione specificamente dedicata all’Incisione.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
ore 16:30 “Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”
Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 3,00 per l’ingresso in mostra
Info: www.mambo-bologna.org
ore 15:00 – 18:00 Esprit Nouveau – Piazza della Costituzione 11
“Apertura al pubblico e visita guidata”
A quarant’anni dalla sua costruzione, il padiglione dell’Esprit Nouveau è stato restituito alla città di Bologna, grazie alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna che ne hanno finanziato il restauro.
Grazie ad una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna, cui il Comune di Bologna ha affidato la gestione dell’edificio, e l’Istituzione Bologna Musei a partire da sabato 11 novembre, e per tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) fino a fine gennaio 2018, alle ore 15, sarà possibile conoscere il padiglione attraverso visite guidate a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496611.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito del ciclo Officina delle Stelle
“I nuovi orizzonti di Plutone” Approfondimento tematico.
Scoperto nel 1930 dal giovane Clyde Tombaugh fresco di assunzione al Lowell Observatory diretto da Vesto Slypher, Plutone è rimasto un oggetto misterioso e inavvicinabile fino al luglio 2015, quando la sonda New Horizons, partita da Cape Canaveral il 19 gennaio 2006, ha inviato sulla Terra le prime fotografie della superficie del lontano pianeta, nel frattempo declassato a “pianeta nano”.
Oltre a fornire dati di prima mano su composizione atmosferica e struttura interna del pianeta, gli strumenti di cui New Horizons è dotata hanno fornito informazioni preziose riguardanti altri oggetti già noti come Caronte, principale satellite di Plutone, oltre a diversi corpi celesti ai confini della fascia di Kuiper.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 10 novembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16:30 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“La pittura della Controriforma”
Visita guidata con Paolo Cova, RTI Senza Titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Cominciando dalle sessioni del Concilio di Trento bolognesi, la visita racconta la storia dell’arte in città in relazione ai grandi cambiamenti politico, culturali e del costume del tempo. Dalla generazione di Prospero Fontana e degli emuli di Michelangelo attraverso la scoperta di diverese opere pittoriche, il visitatore verrà accompagnato nella comprensione della pittura dei Carracci e della Felsina fino all’affermazione del Barocco.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
– martedì 14 novembre
ore 17:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
Nell’ambito del ciclo Donne e uomini al lavoro. Immagini e suggestioni nelle arti figurative e nella musica e in occasione della della Festa Internazionale della Storia
“Titani ed eroi. ‘Le magnifiche sorti e progressive’ fra Otto e Novecento”
Conferenza di Jadranka Bentini, a cura del Museo civico del Risorgimento in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna.
È la fucina di Vulcano ad essere assunta efficacemente dalle arti figurative fra Otto e Novecento per rappresentare i lavoratori di un nuovo mondo economico alle porte: quello industriale. L’operaio tipico si trasfigura in un eroe e diviene il Prometeo forgiatore della materia stessa del lavoro e del progresso, tra verismo e glorificazione del quotidiano.
Ingesso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Martedì 14 novembre il tema dell’incontro sarà “La tipologia dei monumenti funebri di Bononia e territorio”. Con Laura Minarini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
– mercoledì 15 novembre
ore 17:00 Palazzo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44 (Salone di Nomisma, primo piano)
In occasione della mostra Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini
“Padre Giambattista Martini e il Settecento musicale bolognese” Conferenza di Elisabetta Pasquini, Università di Bologna.
Apertura straordinaria del museo dalle 9:00 alle 18:00.
Nel secolo XVIII Bologna era una città musicalissima: numerose erano le chiese, le confraternite e le istituzioni che potevano vantare una propria cappella, e le occasioni per ascoltare musica, e ad altissimi livelli, erano pressoché quotidiane e ubique. In tale panorama, spicca la figura di padre Giambattista Martini; animatore della vita musicale di S. Francesco – a giudizio di un censore d’eccezione di passaggio a Bologna, il compositore Carl Ditters von Dittersdorf, la sua musica suonava «così maestosa, così sublime, così toccante» –, egli si fece apprezzare anche e soprattutto quale illuminato storiografo, teorico e didatta, capace di chiamare a sé musicisti e studiosi che da tutt’Europa a lui si si rivolgevano numerosi per perfezionare la propria tecnica musicale e confrontare proprio il sapere.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
– giovedì 16 novembre
ore 17:00 Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Le Opere e i Giorni. Piccoli incontri al Museo”
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il Museo Civico Archeologico offre un appuntamento fisso, tutti i martedì e giovedì non festivi fino al 28 dicembre alle ore 17. Piccoli incontri di 15 minuti, ciascuno autonomo e al tempo stesso collegato agli altri, come le tessere di un mosaico, per comporre una visione di insieme delle collezioni che rimangono aperte al pubblico (il Lapidario e la Collezione Egizia).
Giovedì 16 novembre il tema dell’incontro sarà “I mestieri a Bononia”. Con Laura Minarini.
Ingresso: € 3,00 (comprensivo di ingresso al museo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico
MOSTRE
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”, fino al 12 novembre 2017
La mostra è dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant’anni e sono tuttora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell’editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.
L’esposizione è stata ideata da “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, progetto multidisciplinare che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci accompagna ogni giorno.
“Metodo Simoncini” delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastignano, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all’avanguardia del settore della progettazione e produzione di matrici per macchine Linotype.
Se oggi in ogni momento condividiamo idee con parole e frasi d’inchiostro e pixel, poco o nulla sappiamo di quello straordinario strumento che sono le lettere, della loro storia e di quella di chi le ha create. La mostra, attraverso le innovazioni e i traguardi di Simoncini come imprenditore e designer di caratteri autodidatta, illustra il valore di un approccio globale al progetto, in cui estetica e funzionalità, ricerca e umanità sono elementi equivalenti e indispensabili.
Il percorso espositivo, che propone un’esperienza immersiva e multimediale con un allestimento ispirato alla disposizione del reparto disegno caratteri Officine Simoncini, accoglie il visitatore con filmati, fotografie e strumenti originali dell’epoca, introducendolo nell’affascinante processo di ideazione e realizzazione di una matrice per Linotype.
Si prosegue con la presentazione del brevetto internazionale “Metodo Simoncini”, insieme a documenti, disegni dei caratteri e rare edizioni che ricostruiscono il contributo di Francesco Simoncini come progettista e offrono una panoramica su impatto e diffusione dei suoi alfabeti più importanti, come i già citati Garamond Simoncini creato per Einaudi e il Delia progettato per gli elenchi telefonici. Molti suoi caratteri hanno avuto larga diffusione anche in quotidiani e periodici in Italia e all’estero: tra quelli italiani figurano Stadio, La Nazione, Il Tempo, Guerin Sportivo, Il Resto del Carlino, La Domenica del Corriere.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
“Il Garamond ritrovato. Il carattere di Simoncini. La scuola grafica bolognese”, fino al 31 gennaio 2018
Più di 40 artisti-grafici hanno, a modo loro, senza vincoli di tecnica, reinterpretato una lettera, un numero, un segno del carattere ideato dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini, per omaggiare lui e, con lui, i Maestri Cesare Ratta, Francesco Fantuzzi, Alessandro Cervellati, Sepo, Pirro Cuniberti, Walter Hergenröther, Arrigo Donini, Giovanni Lanzi, Wolfango, Concetto Pozzati, Maurizio Osti e tutti i Maestri degli Istituti Grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi che ancora oggi, grazie al loro insegnamento, esercitano con successo la professione.
La mostra intende recuperare e restituire al pubblico i volumi della Biblioteca Cesare Ratta dopo anni di oblio grazie alla vendita delle opere donate dagli artisti e del catalogo curato da Sara Biagi, Roberta Frabetti e Alessandra Telmon.
La mostra si svolge nell’ambito di “Griffo, La Grande Festa delle Lettere”, in occasione dell’esposizione “Metodo Simoncini. Ricerca di un’estetica dell’insieme”.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“John Myers. La fine delle manifatture”, fino al 19 novembre 2017
In occasione della terza edizione, il Museo della Musica ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
John Myers cattura uno dei cambiamenti più importanti subiti nella seconda parte del Novecento dal paesaggio e dalla società inglesi: la fine delle manifatture e l’affermarsi del mondo dei magazzini, della logistica, della vendita al dettaglio e delle distese d’asfalto. Le sue fotografie sono state scattate fra il 1981 e il 1988 nella regione dell’Inghilterra che viene chiamata Black Country, nota come “l’officina del mondo”, negli anni del declino del settore manifatturiero e della trasformazione radicale del paesaggio industriale esistente.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Josef Koudelka. Paesaggi industriali”, fino al 19 novembre 2017
Foto/Industria riunisce per la prima volta le più affascinanti foto dei paesaggi industriali di Josef Koudelka. Alla fine degli anni ottanta, il fotografo decide di rivolgere l’obiettivo al paesaggio e alle sue trasformazioni ad opera dell’uomo contemporaneo, scegliendo un formato panoramico. Chiede sempre di poter visitare i siti prima di accettare gli incarichi e di essere completamente autonomo nella realizzazione delle immagini.
In questi luoghi maestosi trova materiale per una straordinaria raccolta di nuove composizioni spettacolari, in una dimensione che pochi altri progetti possono uguagliare.
Josef Koudelka è rappresentato da Magnum Photos.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Luigi Crespi ritrattista nell’età di Papa Lambertini”, fino al 3 dicembre 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”, la prima dedicata all’artista, letterato e mercante d’arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).
L’esposizione, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall’illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l’ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l’elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto.
Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d’Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.
Pur essendo soprattutto noto come autore del terzo tomo della “Felsina Pittrice” edito nel 1769, in prosecuzione dei due volumi pubblicati da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, Luigi Crespi infatti ha percorso con successo anche la carriera artistica, avviata nella bottega paterna fra la fine degli anni venti e gli inizi degli anni trenta del Settecento.
La sua produzione figurativa, in particolar modo quella rappresentata dal più congeniale genere del ritratto, rivela un autore sensibile al dialogo con la scienza moderna e con la libera circolazione delle idee dell’Europa cosmopolita. Nonostante l’impegno applicato anche all’ambito dell’arte sacra, cui Luigi si dedica almeno fino agli inizi degli anni settanta, è soprattutto nella ritrattistica che egli raggiunge esiti di grande finezza ed efficacia.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, fino al 7 gennaio 2018
La mostra, realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.
L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).
L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno.
Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.
La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.
Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.
Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi – via Fondazza 36
“Esercizi di stile”, fino al 7 gennaio 2018
Casa Morandi propone il terzo momento espositivo di “Esercizi di stile”, progetto di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei, nato nel 2016 per permettere agli studenti di confrontarsi con le istituzioni e i musei cittadini, esponendo i propri lavori e inserendosi così nelle dinamiche tipiche di tali contesti.
Questa edizione vede coinvolti gli allievi dei corsi di Design grafico e Illustrazione per l’editoria. Gli studenti hanno progettato un nuovo merchandising ispirato a Giorgio Morandi rivolto a target di pubblico differenziati e hanno elaborato alcune illustrazioni partendo dalla produzione pittorica e grafica dell’artista, filtrata attraverso la loro personale cifra stilistica.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, fino al 12 novembre 2017
E’ la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: “Volver” e “Animitas” (blanc).
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l’architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell’orizzonte dell’esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l’ineluttabilità dell’oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell’assente.
La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.mambo-bologna.org
“Vincent Fournier. Futuro passato”, fino al 19 novembre 2017
In occasione della terza edizione, MAMbo ospita “FOTO/INDUSTRIA”, biennale di fotografia dell’industria e del lavoro organizzata dalla Fondazione MAST e curata da François Hébel.
Vincent Fournier, con “Futuro passato” (una delle 14 mostre della rassegna), esplora la finzione come se fosse una realtà parallela, alternando stile documentario e composizioni costruite. La sua opera propone un viaggio tra le utopie più rappresentative del XX e XXI secolo: l’avventura spaziale, l’architettura del futuro e l’intelligenza artificiale. Quello di Fournier è un mondo in cui si può ricordare ciò che non è ancora avvenuto, ciò che avverrà domani.
Mostra realizzata con il sostegno di New Square Gallery, Lilla.
Info: www.mambo-bologna.org
Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – via Pellizza da Volpedo
“Réserve” di Christian Boltanski, fino al 12 novembre 2017
Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.
Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
L’installazione fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale a cura di Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.
Info: www.anime-boltanski.it
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:00; giovedì, venerdì e sabato: ore 10:00 – 19:00
1° novembre: aperto ore 10:00 – 18:00
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14:00 – 16:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17:00 – 19:00; domenica: ore 11:00 – 13:00
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10:00 – 18:00
fino al 12 novembre 2017:
martedì, mercoledì e giovedì: ore 15:00 – 18:00
venerdì, sabato, domenica: ore 10:00 – 18:00
1° novembre: aperto ore 15:00 – 18:00
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
1° novembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
1° novembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
1° novembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9:00 – 14:00; domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
1° novembre: aperto ore 9:00 – 13:00
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
aperto: giovedì: ore 9:00 – 14:00; sabato e domenica: ore 10:00 – 18:30
1° novembre: chiuso
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
fino al 31 dicembre 2017:
aperto: martedì – venerdì: ore 9:00 – 18:30; sabato, domenica e festivi: ore 10:00 – 18:30
1° novembre: aperto ore 10:00 – 18:30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9:00 – 13:00; sabato: ore 9:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00; domenica: ore 15:00 – 18:00
1° novembre: chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9:00 – 13:00
1° novembre: chiuso