Dopo l’inaugurazione al cinema Lumière, avvenuta nell’ambito della Notte Bianca di Artefiera, prosegue, alla Galleria de’ Foscherari, La videoarte in Europa 1970-1980, a partire da giovedì 6 aprile.
L’iniziativa, progettata e realizzata grazie alla collaborazione della Cineteca di Bologna e della Galleria de’ Foscherari, prevede altri cinque appuntamenti, che si svolgeranno tutti i giovedì di aprile, sempre alle ore 18:00, per concludersi il 4 maggio. Il programma, alla definizione del quale contribuito Lola Bonora, fondatrice e per molti anni direttrice del Centro Video arte di Ferrara, intende offrire un esauriente panorama dell’arte elettronica sviluppatasi in Europa nel ventennio compreso fra il 1970 e il 1990, proponendo agli spettatori una selezione delle opere prodotte dagli autori di maggior rilevanza per la loro qualità artistica e significato culturale.
Ricordiamo che questa è la terza rassegna realizzata dalla Cineteca e dalla Galleria come seguito e completamento di quelle dedicate alla Videoarte italiana (primavera 1915) e all’analogo fenomeno artistico esploso negli stessi anni negli Stati Uniti (primi mesi del 2016).
Gli autori presenti nella rassegna non sono tutti notissimi nel nostro paese come Jean-Paul Fargier, Robert Cahen e Christian Boltanski, sono però tutti estremamente rappresentativi di una corrente culturale e artistica che ha segnato profondamente il nostro tempo. Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.
Di seguito l’intero programma della manifestazione:
-Giovedì 6 aprile ore 18:00
Raum Sehen und raum horen (Austria/1974) di Valie Export (9’22”)
L’arche de Nam June Paik (Francia/1981) di Jean Paul Fargier (22′)
Three Pieces (Paesi Bassi/1983) di Nan Hoover (10′)
I feel like boiled milk (Paesi Bassi/1980) di Lydia Schouten (12’05”)
-Giovedì 13 aprile ore 18:00
Vidicon inscriptions (GB/1973) di David Hall (6’10”)
Rhyme and reason (Ucraina/1978) di Peter Weibel (37’33”)
Quelques souvenirs de jeunesse (Francia/1974) di Christian Boltanski (14’43”)
-Giovedì 20 aprile ore 18:00
Monotor 1 (GB/1975) di Steve Partrige (6′)
Image is virus (Croazia/1983) di Dalibor Martinis (20′)
Der widerspruch der erinnerungen (Germania/1982) di Marcel Odenbach (14′)
Das feenband (Germania/1983) di Ulrike Rosenbach (15’30”)
-Giovedì 27 aprile ore 18:00
L’entr’apercu (Francia/1980) di Robert Cahen (9′)
L’invitation au voyage (Francia/1973) di Robert Cahen (9′)
Juste le temps (Francia/1983) di Robert Cahen (13′)
Sexy Sad I (Svizzera/1987) di Pipilotti Rist (4’30”)
I’m not the girl who misses much (Svizzera/1986) di Pipilotti Rist (5′)
Rituels 81 (Francia/1982) di Catherine Ikam (13′)
-Giovedì 4 maggio ore 18:00
Death valley days (GB/1984) di Gorilla Tapes (20′)
Chanoyu (Croazia/1983) di Sanija Ivekovic e Dalibor Martinis (11′)
Actions (Spagna/1972) di Antoni Muntadas (13′)
Entre chien et loup (Germania/1989) di Bettina Gruber (6’56”)
Passe pas seul (Germania/1988) di Bettina Gruber (4’01”)