LE ALI DI BOLOGNA: L’AEROPORTO GUGLIELMO MARCONI
Il Guglielmo Marconi di Bologna è uno dei maggiori aeroporti in Italia per numero di destinazioni servite, nazionali e internazionali, e ha chiuso il 2011 con il record di traffico nella sua storia: 5,9 milioni di passeggeri con un incremento di ben 400.000 passeggeri rispetto all’anno precedente.
Sono certamente numeri da grande scalo e sono destinati ad aumentare, grazie all’incremento dei vettori, delle tratte e grazie al potenziamento dei servizi. Il matrimonio tra Bologna e il prestigio dei grandi collegamenti aerei è abbastanza recente, anche se la storia del volo bolognese ha quasi un secolo di cronaca.
L’aeroporto nasce già nella stessa zona dove si trova ora negli anni venti del ‘900 per mezzo dell’Aero Club Bologna e negli anni trenta si crea un vero e proprio campo di aviazione per l’addestramento dei piloti per l’Aeronautica Militare. Intanto, dal 1933, si organizzano voli commerciali con direttrice Milano-Bologna-Rimini andata e ritorno.
Durante il periodo che precede la seconda Guerra Mondiale l’aeroporto diventa militare, intitolato a Fausto Pesci, ma si inaugura anche la linea commerciale Bologna-Roma andata ritorno. Successivamente vengono coperte altre direttrici verso Milano, Ancona, Bari, Venezia e l’Albania.
Ma l’aviazione bolognese, e l’aeroporto, scompaiono dopo la Guerra Mondiale in conseguenza dei gravi danni subiti durante il conflitto, e per circa quindici anni Bologna svanisce dalle rotte aeree malgrado l’importanza della città capoluogo di regione. Mentre Bologna serviva da base per soli voli militari, Forlì e Rimini si dotavano di strutture migliori per soddisfare la rinata rete dei voli commerciali.
Finalmente, nel 1961, la Camera di Commercio di Bologna e l’Aeroclub si attivano per l’apertura dello scalo civile, e di intesa con categorie economiche e Enti Pubblici nasce la società Aeroporto civile di Bologna insieme al progetto di realizzazione del nuovo aeroporto.
Lo sviluppo è rapido e già nei primi anni ’70 ci sono collegamenti regolari con numerose città italiane e nel 1975 viene raggiunto il record di 500.000 passeggeri. E’ in quel periodo (1978) che si decide di intitolare l’aeroporto ad uno dei bolognesi più grandi e famosi nel mondo: Guglielmo Marconi e in contemporanea la città si apre al mondo con i primi due voli intenzionali su Parigi e Francoforte.
Con il passare del tempo aumentano le rotte disponibili (nel 1986 si inaugura il volo per New York) e le compagnie aeree, e di conseguenza i passeggeri, che nel 1989 superano il record di un milione all’anno.
Negli anni ’90 la prima deregulation europea apre le porte nuovi ingressi e nuove rotte per il Marconi, con il nuovo record di 3 milioni di passeggeri nel 1999. Nel nuovo secolo una grande spinta arriva poi dalle compagnie low cost che fanno di Bologna uno degli scali principali, facendo diventare l’aeroporto cittadino uno dei maggiori in Italia.