San Lazzaro di Savena – Ozzano emilia – Castel San Pietro Terme – Dozza – Imola
Imbocchiamo ora la Via Emilia uscendo da Porta Maggiore e arrivati a S. LAZZARO, facciamo una piccola deviazione verso sud raggiungendo così le Grotte del Farneto, già abitate nel Neolitico, il più grande complesso di grotte in gesso dell’Europa. All’interno delle grotte furono trovati antichi oggetti custoditi attualmente nel Museo Archeologico di Bologna. Da notare anche la Grotta della Spipola che é una delle più lunghe del mondo tra le aree gessose.
Ritorniamo sulla Via Emilia, passando per OZZANO. Qui sorse l’abitato romano di Claterna fra l’età Repubblicana e quella Imperiale. Anche questa zona presenta un particolare interesse dal punto di vista speleologico e mineralogico.
Proseguiamo fino a raggiungere CASTEL SAN PIETRO TERME, un paese ricco di storia e di testimonianze archeologiche oltre che importante centro termale. Classificate dal Ministero della Sanità nei massimi livelli di qualificazione delle cure, le terme appartengono al grande bacino geologico che si estende per tutto l’Appennino settentrionale. Si trovano sorgenti sulfuree, ferruginose ed oligominerali.
Facciamo una visita al centro storico dove troviamo la Torre dell’Orologio con il Cassero della fine del 1100, i resti cioè dell’antico Castello.
Non può mancare una visita al Santuario, quello del SS. Crocifisso, del ‘700; nel campanile possiamo ammirare il Carillon di 55 campane in grado di eseguire interi brani di musica sacra.
Ricordiamo anche due magnifiche ville: Villa Guadagnini, in stile neoclassico e Villa Legnani di origine cinquecentesca.
Proseguiamo sulla Via Emilia e deviando a destra per tre chilometri raggiungiamo DOZZA, un caratteristico borgo medievale, alle soglie della Romagna, nel cuore della zona vinicola dell’Albana, del Trebbiano e del Sangiovese. Il paese è dominato dalla Rocca Sforzesca, costruita nel ‘200 e rimaneggiata nel ‘500 da Giorgio Fiorentino, e attualmente ospita la sede dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
L’interno, ben arredato di quadri e mobilio di varie epoche, è molto interessante anche per la presenza degli attrezzi di tortura e per il trabocchetto curiosamente situato davanti all’altare della cappella.
Degni di nota sono pure il Museo della Civiltà Contadina e il Museo Enologico custoditi nelle cantine e nelle segrete dell’antica Rocca. Altra caratteristica del paese sono i “murales” sulle antiche abitazioni di artisti noti e meno noti, che ogni anno si ritrovano qui per la “Biennale del muro dipinto”.
Ritorniamo sulla Via Emilia e raggiungiamo IMOLA, una città antichissima e ricca di storia. Tra le testimonianze monumentali ricordiamo l’antica Rocca, dalla costruzione a pianta quadrata con quattro torrioni agli angoli che sembra risalire in gran parte al ‘300.
L’interno raccoglie un’interessante collezione di armi antiche e in estate ospita interessanti manifestazioni musicali.
Di notevole importanza sono anche la Cattedrale di S. Cassiano, rifatta nel ‘700, ricca di opere importanti e la Chiesa di S. Maria in Regola che conserva un’altare bizantino ed un bellissimo campanile della fine del 1100.
Tra i Palazzi, quello Vescovile, che presenta una facciata ottocentesca (ma l’impianto è del ‘200) e che raccoglie al suo interno pregevoli dipinti della scuola di Vitale da Bologna.
Importante è anche la Pinacoteca ricca di opere della Scuola bolognese e romagnola dal ‘400 al ‘600. Infine, tra le attrattive, non si può non citare l’importante autodromo sul quale si tengono gare motociclistiche e automobilistiche di rilievo internazionale.